Succede quando l’ovulo non si impianta nell’utero.

I motivi possono essere diversi: infiammazione delle tube, problemi ormonali, precedenti interventi chirurgici

La gravidanza extrauterina (o ectopica) è una particolare condizione che si verifica quando l’ovulo fecondato non si annida all’interno dell’utero, ma in altre zone. Per fortuna è un’evenienza non particolarmente frequente (0,8-2% dei casi), ma quando avviene purtroppo non permette alla gestazione di procedere normalmente. Vediamo quindi cos’è una gravidanza extrauterina e come va trattata.

Come accennato, quando c’è in corso una gravidanza extrauterina l’ovulo non si impianta nella sua sede naturale, cioè l’utero, ma in altre aree: nella maggior parte dei casi, si tratta di una tuba, ma può accadere anche in un ovaio oppure nella cavità addominale. In tutte queste zone l’embrione è destinato a non svilupparsi.

Qual è la causa di una gravidanza extrauterina? Nella metà degli episodi la ragione principale è una lesione infiammatoria delle tube che ostacola la normale discesa dell’ovulo verso l’utero. La più comune e più coinvolta nella gravidanza extrauterina è la salpingite, un’infiammazione delle tube di Falloppio. Altre sono i diverticoli o le aderenze tra le tube.

Tra le altre ragioni possono esserci i fibromi, precedenti interruzioni volontarie di gravidanza, interventi chirurgici (in particolare alle tube), infezioni batteriche, problemi ormonali (soprattutto l’eccesso di estrogeni o di progesterone) o di tipo embrionale (questo è un rischio che aumenta ad esempio in caso di fecondazione assistita)

In genere, i sintomi di una gravidanza extrauterina compaiono dopo pochi giorni, comunque entro un paio di settimane dalla mancata mestruazione, che quindi indica l’inizio della gestazione. In circa il 30% delle gravidanze ectopiche si presentano perdite di sangue.

I sintomi della gravidanza extrauterina possono essere:

– Dolori addominali continui con fitte intermittenti e a volte localizzate in modo preciso a destra o a sinistra.
– Perdite di sangue rosso scuro non molto abbondanti: indicano che la gravidanza si è interrotta e che è iniziato lo sfaldamento della mucosa uterina.

Cosa fare in questi casi? È opportuno rivolgersi all’ospedale per effettuare una visita ginecologica, un test di gravidanza e il dosaggio dell’ormone beta HCG: questo viene fatto per qualche giorno per avere un’idea dell’andamento della gravidanza. All’ecografia non compare la camera gestazionale nella cavità uterina, segnale inequivocabile che l’impianto nn è avvenuto in modo corretto.

Se la gravidanza extrauterina viene confermata, si deve intervenire chirurgicamente sulla tuba interessata. Di solito, l’altra rimane integra e quindi sono possibili gravidanze successive. Esiste anche la possibilità di una terapia farmacologica, iniettando metotrexato, un farmaco che rimuove l’embrione. È però un approccio abbastanza “forte”.

Talvolta la gravidanza extrauterina può comportare la rottura di una tuba, per esempio se viene scoperta tardi. Se questo avviene i sintomi potrebbero essere dolore improvviso e molto acuto a un lato dell’addome, spesso grave stato di shock e svenimento. In questo caso è necessario recarsi velocemente al pronto soccorso.

Esiste la maniera di prevenire una gravidanza extrauterina? L’unico modo è quello di diagnosticare e curare tempestivamente le infiammazioni delle tube, che come abbiamo visto possono comportare il problema. Ogni segnale che manda il corpo non va sottovalutato, ad esempio i dolori al basso ventre: vanno sempre segnalati al proprio ginecologo.