L’organismo ha bisogno di qualche tempo per ristabilire il suo equilibrio.

La gravidanza comporta dei cambiamenti importanti a tutti gli organi e gli apparati

Partorire è il momento tanto atteso per 9 mesi, un tempo che sembra non finire mai. Dopo il parto però l’organismo è obbligato ad una serie di cambiamenti che servono a ritrovare l’equilibrio che si aveva prima di rimanere incinta e che è stato completamente scombussolato dalla gravidanza.

Durante la gestazione tutti gli organi e gli apparati subiscono delle modificazioni. Alcuni ad esempio letteralmente si spostano per lasciar spazio al bambino che cresce (pensiamo allo stomaco e all’intestino), mentre altri funzionano in modo diverso per assecondare le nuove esigenze della mamma e del feto (un solo esempio: la tiroide). L’unica eccezione è il seno: se si allatta, ci vorrà ancora del tempo per essere di nuovo quello di prima. Vediamo quindi come il corpo torna alla normalità dopo il parto.

Le perdite post partum

Nel linguaggio medico si chiamano lochiazioni e sono perdite di sangue che si verificano dopo il parto. Un fenomeno del tutto normale, provocato dal fatto che il rivestimento interno dell’utero si sfalda per far sì che si crei quello nuovo.
Quanto durano queste perdite? È abbastanza soggettivo. La media è 20 giorni, ma potrebbero volercene anche di più. Talvolta le lochiazioni sono accompagnate da dolori tipo quelli mestruali. I primi giorni sono composte prevalentemente da sangue, che via via diminuisce, fino a scomparire del tutto.

L’apparato genitale

Dopo il parto, l’utero inizia un’involuzione che durerà circa 3-4 settimane. Durante questo periodo diminuirà di peso e dimensioni, tornando normale. Questo processo è accompagnato da contrazioni (chiamate “morsi uterini”), che a volte vengono stimolate dai medici con farmaci e che possono essere dolorose.
Anche i vasi sanguigni, che avevano formato una rete fittissima nella parete uterina, si chiudono e vengono quasi completamente assorbiti.
Vulva e vagina riacquistano la loro elasticità in tempi abbastanza rapidi. Eventuali contusioni o abrasioni causate dal parto guariscono in fretta e senza bisogno di far nulla. Per riprendere i rapporti sessuali conviene aspettare un po’ di tempo, sia per questioni igieniche dovute alle perdite, sia per consentire all’apparato genitale di ritornare alla sua elasticità. In genere, si attende la visita dei 40 giorni.

L’apparato urinario

Subito dopo il parto, l’organismo produce una grandissima quantità di urina per eliminare tutta l’acqua che si è accumulata nell’organismo durante la gravidanza. Come abbiamo scritto in questo post, i piccoli traumi alla vescica e a tutto l’apparato urinario durante il parto possono rendere difficoltosa la minzione. Solitamente, il problema si risolve nel giro di poco tempo, ma se dovesse perdurare a lungo potrebbe essere necessario utilizzare un piccolo catetere per svuotare la vescica.
Un altro inconveniente tipico del post partum è l’indebolimento del pavimento pelvico, che potrebbe causare la perdita involontaria di pipì, ad esempio con un colpo di tosse o uno starnuto. Che fare? Meglio pensarci per tempo iniziando ad assumere un integratore a basa di collagene e acido ialuronico, che ridonano elasticità ai tessuti (vanno bene quindi anche per riacquisire la tonicità di vulva e vagina).

L’apparato circolatorio e la respirazione

Subito dopo il parto e l’espulsione della placenta, la quantità di sangue in circolazione diventa eccessiva rispetto alle reali esigenze della mamma: il cuore deve pompare meno sangue perché non serve più anche al feto e il ritorno venoso dagli arti inferiori al cuore ora è meno difficoltoso. La frequenza cardiaca si riduce, ma è normale che si alzi al minimo sforzo. Capiterà solo per qualche giorno.
Anche la respirazione cambia e diventa più semplice. Nei primi tempi però potrebbe persistere ancora un certo affanno, destinato però a scomparire presto.

La funzionalità intestinale

Spesso, subito dopo aver partorito, andare di corpo risulta difficile: i punti possono dar fastidio oppure, a causa dello sforzo del parto, potrebbero essere comparse delle fastidiose emorroidi (QUI si parla di come trattarle). In ospedale potrebbero proporre un clistere o un lassativo, ma anche in questo caso sarebbe opportuno giocare d’anticipo: se si è tendenzialmente stitiche, il consiglio è quello di prendere un prodotto che ammorbidisca le feci.