Pronto un pacchetto di novità a sostegno della famiglia

Si aspetta il via della Commissione bilancio della Camera

L’allarme era scattato appena qualche giorno fa, quando si è sparsa la notizia che nella nuova Legge di Stabilità del Bonus bebè non c’era alcuna traccia. Immediata la levata di scudi di un’ampia fetta di politici e di tanti genitori in difficoltà che – giustamente – fanno affidamento sull’assegno di 80 euro. Soldi che magari non cambiano la vita, ma di certo danno una boccata di ossigeno. Il governo però era intervenuto subito annunciando emendamenti specifici. Ieri sono stati presentati ufficialmente: il Bonus bebè dovrebbe essere riconfermato anche il prossimo anno.

Il ministro per la Famiglia e la disabilità, Lorenzo Fontana, ha lanciato una proposta articolata per sostenere tante famiglie italiane. Adesso la palla passerà alla Commissione bilancio della Camera che, dalla prossima settimana, dovrà valutare l’effettiva fattibilità di questi emendamenti. Vediamo però tutte le novità del cosiddetto “Pacchetto famiglia” che potrebbero arrivare.

Il Bonus bebè 2019

Il governo dovrebbe impegnare 444 milioni di euro per questa misura, 44 in più rispetto all’anno in corso. Il Bonus bebè sarà valido per i bimbi nati o adottati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 e sarà destinato a chi ha un reddito complessivo non superiore a 25.000 euro certificato da un modello Isee.

Due le fasce di reddito previste: fino a 7.000 euro e da 7.000 a 25.000 euro.

Nel primo caso, l’assegno corrisposto mensilmente sarà di 160 euro (1.920 euro all’anno), mentre nel secondo caso sarà di 80 euro (960 euro annui). Cade quindi l’ipotesi ventilata qualche settimana fa di suddividere le fasce di reddito in 4 (ne avevamo parlato QUI).

Importi maggiorati dal secondo figlio in poi

Il ministro Fontana ha anticipato anche un’ulteriore variazione rispetto al Bonus bebè che è stato erogato sino a quest’anno e si tratta di una buona notizia. Per ogni figlio successivo al primo è previsto un incremento fino al 20% sugli importi pagati dall’Inps. Un incentivo a fare più figli? Forse sì, ma di certo un sostegno aggiuntivo a chi ha più di un bambino.

Durata del Bonus bebè 2019

Quando è stato introdotto per la prima volta, la validità del bonus era di tre anni per i bambini nati sino al 2017. Dal 2018 invece la durata è stata ridotta ad un solo anno.

Attualmente non si sa ancora se il Bonus bebè sarà approvato e finanziato per il prossimo triennio (2019-2021) oppure solo per il 2019. Anche in questo caso si dovrà aspettare prima il via della Commissione bilancio e poi quello definitivo alla Legge di Stabilità.

Requisiti per il Bonus bebè

Il genitore che presenta la domanda deve avere questi requisiti: cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione europea (in caso di cittadini provenienti da una nazione extracomunitaria ci vuole il permesso di soggiorno per lungo periodo), residenza in Italia, convivenza con il figlio (stessa casa nello stesso Comune), Isee non superiore a 25.000 euro. La domanda va presentata entro 90 giorni dalla nascita o dall’adozione. Se invece viene fatto dopo, l’erogazione del contributo sarà ritardato.

Rinnovo Isee

Per ottenere regolarmente il Bonus bebè è necessario che il proprio modello Isee sia sempre aggiornato. Questa operazione va fatta ogni anno entro il 15 gennaio, altrimenti il pagamento del Bonus viene interrotto. Il modello Isee è soggetto a controlli periodici da parte dell’Agenzia delle Entrate. Qualora si riscontrassero delle incongruenze, il pagamento del Bonus bebè può essere ritardato o sospeso.

Novità per la maternità

Nella proposta presentata dal ministro Fontana si parla anche di astensione per maternità. I 5 mesi di quella obbligatoria ovviamente non vengono toccati, ma potrebbe esserci qualcosa di nuovo per quanto riguarda quella facoltativa. Le mamme potranno scegliere tra 3 mesi di maternità retribuita al 60% o 6 mesi di maternità pagata al 30%.

Congedo di paternità, Carta famiglia e fondi extra

Vediamo ora tutte le altre novità che potrebbero arrivare dal prossimo anno.

  • 40 milioni di euro saranno impiegati per garantire i 4 giorni di congedo per i papà.
  • 10 milioni di euro serviranno per lo stanziamento del “Fondo di sostegno per le crisi familiari”.
  • Raddoppio da 400 a 800 euro delle detrazioni fiscali per i figli con disabilità.
  • Rinnovo della “Carta famiglia” con sconti sull’acquisto di beni e servizi o riduzioni tariffarie.
  • Rifinanziamento con 50 milioni del “Voucher baby sitter” per lavoratrici autonome e dipendenti.
  • Sconto fino a un massimo di 100 euro per l’acquisto dei seggiolini anti abbandono o dei relativi dispositivi di allarme.