Quando il pancione cresce può esserci qualche difficoltà a riposare

Alcuni disturbi, come mal di schiena o reflusso, condizionano il sonno

Quando si aspetta un bambino, il sonno gioca un ruolo fondamentale in qualunque periodo della gestazione ci si trovi. All’inizio della gravidanza è praticamente una costante per quasi tutte le future mamme, che dormirebbero ovunque e a qualsiasi ora. Col passare delle settimane, dormire in gravidanza può diventare più complicato per una serie di motivi, ma qualcosa per migliorare la qualità del sonno si può fare.

Nel primo trimestre la stanchezza è uno dei sintomi più comuni tra le donne incinte. Il corpo richiede a gran voce di riposare quanto più possibile e, compatibilmente con le proprie attività lavorative e familiari, andrebbe assecondato. In linea generale, il secondo trimestre è quello più tranquillo. Certo, il pancione cresce e bisogna un po’ abituarsi a questo “ingombro”, ma non è un’impresa impossibile. 

Sul fronte sonno, gli ultimi tre mesi sono quelli più complessi. Spesso ci sono disturbi vari, come il mal di schiena o il bruciore allo stomaco, e il bimbo schiaccia sulla vescica, costringendo a frequenti visite in bagno. Inoltre, ci si prepara ai ritmi di sonno-veglia che aspettano la neo mamma dopo il parto. Vediamo dunque come garantirsi un buon sonno in gravidanza.

Dormire in gravidanza: quale posizione scegliere 

Tra i mille e più dubbi che attanagliano una “mom to be” c’è anche quello che riguarda la posizione da assumere in dolce attesa. Soprattutto chi ama dormire a pancia in giù si chiede certamente se può continuare a farlo. Non c’è nulla che lo vieti, a parte la comodità. La posizione prona è chiaramente più facile all’inizio, quando la pancia ancora non c’è. Il seno gonfio e dolente però potrebbe essere un ostacolo. Insomma, controindicazioni o pericoli per il bambino non ce ne sono, ma tutto dipende dal fatto se ci si sente a proprio agio o meno.

Dal secondo trimestre in poi, dormire in gravidanza a pancia in giù diventa pressoché impossibile. La posizione che viene più naturale è quella laterale. In particolare, alcuni ginecologi consigliano di stendersi sul fianco sinistro. In questo modo, non si fa pressione sulla vena cava inferiore, che è quella attraverso cui il sangue risale dalle gambe al cuore. Inoltre, non si preme sul fegato e migliora la circolazione feto-placentare. Questa quindi è considerata la posizione migliore, mentre andrebbe evitata quella a pancia in su. Alcuni studi scientifici l’hanno collegata ad un più alto rischio di morte fetale. 

Dormire in gravidanza: combattere il mal di schiena

Sono tantissime le donne incinte costrette a convivere con disturbi come mal di schiena, sciatalgia o pubalgia. Sono piuttosto comuni soprattutto dalla fine del secondo trimestre in poi a causa dell’aumento del volume dell’utero e del peso del feto. Talvolta stare sdraiate peggiora la situazione, mentre invece si sta meglio camminando o stando in piedi. 

Che fare dunque di notte? Un primo consiglio è quello di dormire di lato mettendo un cuscino tra le gambe. In questa maniera, la schiena è più rilassata e il dolore si allevia. Oppure, sempre in posizione laterale, si possono mettere diversi cuscini dietro, in modo da sostenere meglio tutto il corpo. Meglio evitare di dormire a pancia in su perché la pancia schiaccia la spina dorsale.

Molto importante è cercare di stare alla larga dalla vita sedentaria. Un po’ di movimento ogni giorno consente di alleggerire il carico sulla colonna vertebrale e certamente aiuta ad avere un buon riposo notturno. Se si fa un lavoro sedentario, è utile mettere un cuscino dietro la schiena quando si sta sedute. Attenzione alle scarpe: mai troppo basse e nemmeno troppo alte. In alcuni casi una panciera può essere efficace per alleviare il fastidio. 

Dormire in gravidanza: che fare contro il reflusso

Eccolo qua un altro tormento delle mamme in attesa. Il reflusso gastroesofageo, cioè quella risalita di acidi dallo stomaco all’esofago che regala una antipatica sensazione di bruciore. Spesso è accompagnato anche da altri sintomi, ad esempio la tosse o il rigurgito. La causa principale è il bimbo che preme proprio sullo stomaco, provocando il reflusso.  

Può succedere di soffrirne sempre, ma a volte la notte è il momento peggiore. Come migliorare questa situazione? Innanzitutto bisogna evitare di andare a dormire subito dopo aver finito di cenare. Sempre meglio aspettare un paio d’ore. L’ideale sarebbe riuscire a fare anche una piccola passeggiata di una ventina di minuti. Inoltre, è opportuno non dormire completamente distese, ma con un paio di cuscini dietro la schiena, in modo da rendere più difficile la risalita degli acidi verso l’esofago. 

A cena vanno evitati alcuni cibi che predispongono al reflusso: cioccolato, menta, aglio, cipolla, alimenti molto grassi (fritti, carne grassa, salse con panna, sughi elaborati, margarina/burro, salse per insalata), bibite gassate, agrumi o succhi di agrumi, succhi di frutta, caffè (anche decaffeinato), erbe, spezie, prodotti a base di pomodoro. 

Vanno quindi preferiti alimenti proteici ma a ridotto apporto lipidico (carni magre, latte e latticini scremati o magri) o cibi ricchi di carboidrati e con scarso contenuto di grassi (pasta, riso, pane, patate, frutta, verdure).

Dormire in gravidanza e gambe gonfie 

Anche la ritenzione idrica, responsabile delle gambe gonfie, è molto comune col pancione. La causa sta nella difficoltà con il cui il sangue dalle gambe torna verso il cuore. In più, per colpa degli ormoni, le vene diventano più permeabili e si crea un accumulo di liquidi, con la conseguente ritenzione idrica. Quando è molto accentuata, le gambe possono addirittura far male e non è piacevole.

Per dormire meglio è consigliabile mettere un cuscino sotto le gambe in modo da agevolare il ritorno venoso verso il cuore. Può anche essere utile rinfrescare gli arti inferiori con un asciugamano umido oppure con un getto di acqua fredda prima di coricarsi. 

Per avere però un effetto più duraturo e soprattutto efficace si deve agire dall’interno. In commercio esistono degli integratori contro la ritenzione idrica che possono dare grandi benefici. L’importante è scegliere il prodotto giusto e studiato per le donne in gravidanza. Accoppiando un corretto stile di vita, che prevede l’assunzione di molti liquidi, poco sale e una moderata attività fisica, i risultati arriveranno in pochissimo tempo, garantendo sonni molto più tranquilli. 

Dormire in gravidanza con il caldo 

Dopo un inverno lunghissimo e una primavera quasi inesistente, il caldo è arrivato di colpo. Per le donne in gravidanza può essere molto pesante e fastidioso, in particolare se si è già in “avanzato stato interessante”. 

Come comportarsi con le alte temperature notturne? Sembra facile a dirsi e difficile a farsi, ma bisogna cercare una soluzione per dormire in un luogo fresco. Se non si ha la possibilità di trasferirsi in campagna o al mare, ci si deve organizzare in casa. Cominciamo con l’aria condizionata. Tenerla accesa per tutta la notte bene non fa e non è un problema di gravidanza, ma vale a prescindere. 

Le alternative sono due. Si può rinfrescare la stanza prima di andare a letto e poi spegnere l’impianto. Oppure si può usare la funzione deumidificatore. Quello che rende il caldo insopportabile è l’umidità, quindi si deve abbassare il suo livello. 

Sì al ventilatore, ma ad una condizione: non va puntato dritto verso il corpo. Se si è sudate, si rischia di beccarsi qualche raffreddore. Va usato per muovere l’aria nella camera in cui ci si trova e può rimanere acceso a lungo.

Tra gli altri consigli: fare una doccia tiepida prima di andare a dormire; usare lenzuola di cotone; no ai pigiami in fibre sintetiche; bere molto durante il giorno. A questo proposito, una raccomandazione: verso fine gravidanza, meglio evitare di bere tipo “cammello” dal tardo pomeriggio in poi. Il rischio è di alzarsi mille volte per fare pipì.

Dormire in gravidanza: cosa fare per l’insonnia

Qualche volta la quasi fisiologica difficoltà a dormire in gravidanza si trasforma in vera e propria insonnia. Anche questa è molto frequente per tutta una serie di motivi, compresi l’ansia per la nuova situazione e i pensieri relativi al futuro. Se a questo si aggiungono il caldo e i classici disturbi della gestazione, ecco che passare la notte a fissare il soffitto può essere frequente.

I farmaci contro l’insonnia non sono adatti alla gravidanza e anche per tutto ciò che è naturale e apparentemente innocuo è meglio chiedere al ginecologo. Di certo un buon aiuto sono gli integratori di magnesio, che hanno dimostrato di essere efficaci per rilassarsi e favorire il sonno. Per altri rimedi contro l’insonnia in gravidanza si può leggere un nostro precedente post cliccando QUI.