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È tra le erbe e le piante che sono permesse durante la gestazione
Ha molte proprietà e agisce soprattutto su stomaco e intestino
Il mondo vegetale riserva sempre tante sorprese piacevoli e può diventare un vero e proprio amico della nostra salute. Un esempio? La melissa (Melissa officinalis), una pianta spontanea molto comune in Italia (si trova tutto l’anno nelle siepi e c’è anche chi la coltiva appositamente) che ha molte caratteristiche benefiche, importanti anche in gravidanza. La melissa infatti è una delle erbe che si possono assumere anche col pancione: non per tutte è così e bisogna fare attenzione.
Proprietà della melissa
La prima proprietà della melissa di cui parliamo è quella che probabilmente più interessa le donne incinte che hanno a che fare con problemi gastrointestinali di vario tipo (una cosa molto comune a causa dei cambiamenti ormonali, alimentari e corporei): gonfiori, dolori, stitichezza, iper produzione di gas intestinali, coliche. Le melissa agisce su molti di questi sintomi, anche quando derivano da stati ansiosi: la paura del parto oppure che qualcosa non vada per il verso giusto durante la gravidanza potrebbero avere ripercussioni anche sull’intestino.
La melissa ha proprietà spasmolitiche, cioè riduce gli spasmi gastrici o addominali, aiuta ad eliminare i gas e a mantenere una corretta motilità intestinale. Inoltre, inserita come estratto nei migliori integratori contro la stitichezza, può contribuire a risolvere il problema della stipsi, così frequente in gravidanza. In più, può alleviare la nausea e il vomito.
Gli effetti benefici della melissa si vedono anche nella “guerra” ad un altro fastidio tipico della gravidanza, cioè l’insonnia. Quest’erba infatti ha capacità sedative e rilassanti (ecco perché può essere adatta anche nella sindrome premestruale oppure durante il ciclo). È adatta anche contro nervosismo, ansia, irrequietezza, depressione.
La melissa ha anche caratteristiche antiossidanti, antinfiammatorie, angiogeniche, antivirali (soprattutto contro l’herpes). Sotto forma di olio essenziale può aiutare a far passare il mal di testa quando è di origine muscolo-tensiva, ad esempio massaggiando il collo.
Controindicazioni alla melissa
La melissa è controindicata a chi ha problemi di tiroide, in particolare chi soffre di ipotiroidismo, che si verifica quando la ghiandola non funziona a dovere. Quindi, soprattutto se si è in gravidanza, prima di assumerla si deve essere sicuri di non avere disfunzioni tiroidee.
Anche chi soffre di glaucoma non dovrebbe prenderla perché si potrebbe verificare un innalzamento della pressione oculare, deleteria per chi ha questa malattia dell’occhio. Alcuni soggetti particolarmente sensibili potrebbero presentare eruzioni cutanee al contatto con le foglie.
In ogni caso, per essere veramente sicuri, è sempre meglio consultare il proprio medico.
Tisana alla melissa
Se non è un ingrediente di integratori, il tipico modo per prendere la melissa è la tisana. Per prepararla sono necessari 5 grammi di foglie fresche oppure 3 grammi di quelle essiccate per una tazza di acqua calda. Si fa bollire l’acqua e, a fuoco spento, si lasciano in infusione le foglie per circa 15 minuti. Filtrare e bere.
La tisana si può prendere al bisogno in caso di problemi digestivi o crampi addominali e per gli stati ansiosi, prima di andare a dormire per conciliare il sonno o dopo i pasti per aiutare la digestione (e questo è un buon consiglio soprattutto in gravidanza).
Per uso esterno invece si può preparare un infuso da aggiungere all’acqua della vasca per un bagno rilassante. Ad ogni litro di acqua vanno aggiunti 300 grammi di foglie fresche o 200 di quelle essiccate. Poi si diluisce nell’acqua della vasca.
Melissa in gravidanza
Come accennato più sopra, non tutto ciò che è naturale è anche adatto alla gravidanza. È sempre opportuno domandare al proprio ginecologo se un’erba o una pianta si possono assumere tranquillamente o se è meglio evitare.
La melissa rientra tra i prodotti che si possono impiegare, insieme ad esempio alla camomilla, alla malva, alla valeriana, al tiglio, al finocchio, allo zenzero. Rispetto al tè sono preferibili perché non contengono teina, una sostanza eccitante.
La melissa in cucina
L’aroma della melissa è simile a quello del limone ed è molto gradevole, non particolarmente forte e si può accoppiare ad altre erbe aromatiche, come la menta. Ecco dunque che può essere usata anche in cucina. Ad esempio, per insaporire insalate, minestre, carni e pesci. Può anche mitigare un po’ l’odore forte di alcuni cibi, come l’agnello o la selvaggina. Spesso viene utilizzata anche per preparazioni dolci, come gelati, marmellate, creme o liquori.
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