I chili di troppo non fanno bene né alla mamma né al bimbo

In generale, l’aumento ideale è compreso tra 7 e 12 chili

In gravidanza l’aumento di peso è ovviamente inevitabile, anche se andrebbe comunque tenuto sotto controllo. A parte il fatto che può dare dei disturbi durante i 9 mesi, c’è un altro aspetto da non sottovalutare: dopo il parto, i chili in più vanno in qualche modo smaltiti e più sono, più tempo sarà necessario per farlo. Ecco dunque cosa c’è da sapere sul peso in gravidanza e, in particolare, come intervenire nel post partum.

Peso in gravidanza: quanti chili prendere

Il Sistema Nazionale Linee Guida per la Gravidanza Fisiologica (SLNG, 2010) ha suggerito che, in linea di massima, i chili in più da raggiungere al termine delle 40 settimane siano tra 7 e 12. L’oscillazione di tali valori dipende dal peso dalla donna all’inizio della gravidanza. Ciò significa che chi parte normopeso può aumentare fino a 12 Kg. Chi è in sovrappeso o addirittura in una condizione di obesità dovrebbe fermarsi a 7. 

Esiste anche una terza ipotesi: la donna sottopeso. In quest’ultima evenienza, lo sforamento dei 12 kg non solo è permesso, ma è anche auspicabile per favorire un decorso equilibrato della gravidanza stessa e del rapporto peso del nascituro/peso della mamma. In ogni caso, andare troppo oltre (ma anche troppo sotto) potrebbe comportare conseguenze sul feto e sulla mamma. Come nella maggior parte delle cose, quindi, la virtù sta nel mezzo. 

Eccesso di peso in gravidanza: i rischi 

Troppi chili in più mettono a rischio la salute della mamma e del bambino. 

Per la donna i pericoli sono: 

  • ipertensione: la pressione alta può a sua volta predisporre all’insorgenza di gestosi, una complicanza della gestazione che potrebbe avere risvolti molto negativi (ne abbiamo parlato QUI).
  • Diabete gestazionale: sovrappeso e obesità sono due importanti fattori di rischio per questa malattia. I figli delle donne che ne sono affette vanno più spesso incontro ad eccesso di peso durante l’infanzia e a sindrome metabolica da adulti.
  • Indebolimento del pavimento pelvico: un peso eccessivo rende molto più deboli questi muscoli fondamentali per molte funzioni della donna, come quella urinaria o sessuale (QUI un approfondimento). La prevenzione è basilare e passa anche da un aumento di peso in gravidanza non esagerato e dall’assunzione di integratori di collagene.
  • Parto cesareo più frequente.

I chili di troppo comportano per il bambino un aumento del rischio di:

  • aborto spontaneo.
  • Parto pretermine.
  • Anomalie congenite.
  • Macrosomia (bimbi molto grossi, oltre i 4 chili di peso, eventualità che spesso rende necessario il parto cesareo).
  • Distocia della spalla (anomala posizione della spalla che complica il parto).
  • Difetti del tubo neurale come la spina bifida.
  • Probabilità più alta di “morte in culla”.
  • Malformazioni genetiche (soprattutto a carico del sistema nervoso centrale e dell’apparato cardiocircolatorio).
  • Insorgenza di varie malattie quando cresceranno: diabete, obesità, tumori, malattie cardiovascolari e renali.

Peso in gravidanza: come gestirlo

Com’è facile intuire, l’ideale sarebbe arrivare alla gravidanza con un peso normale: mettersi a dieta prima del concepimento è senza dubbio più facile. C’è da considerare anche che spesso smettere di fumare (cosa che accade di frequente nel momento in cui si rimane incinta) comporta qualche chilo in più. Interrompere questa cattiva abitudine in anticipo sarebbe quindi un’ottima cosa.

Seguire un regime alimentare corretto sembra quasi scontato da dire. Se c’è un problema di chili in più è consigliabile farsi seguire da un nutrizionista, oltre che dal proprio ginecologo: un lavoro sinergico tra i due permette di avere ottimi risultati sul fronte sia del peso che della salute di mamma e bambino.

La vita sedentaria peggiora di certo una situazione di sovrappeso o di obesità. Se la gravidanza non presenta particolari problemi, si deve cercare di muoversi quanto più possibile. La palestra o la piscina non sono vietate in caso di gravidanza fisiologica, ma è importante farsi seguire da personale competente e adeguatamente formato.

Gli integratori di inositolo sono utili per la sindrome metabolica e anche per migliorare i markers di diabete gestazionale, in particolare i livelli di glucosio e insulino resistenza. I migliori contengono anche il coenzima Q10, che risulta molto efficace nella prevenzione dell’ipertensione e dei danni ad essa associati.

Le mamme con eccesso di peso devono anche assumere adeguati integratori di acido folico. Vero è che sono importanti per tutte le donne incinte, ma per quelle in sovrappeso o obese questo principio attivo diventa quasi indispensabile perché, come abbiamo visto, il rischio di spina bifida è più alto e solo l’acido folico può ridurlo.

Peso in gravidanza: come smaltire i chili in più

Dopo il parto, e durante tutto il periodo dell’allattamento, è consigliabile seguire uno stile alimentare quanto più “naturale” possibile. Il “trucco” vincente è far prevalere frutta fresca di stagione e vegetali nei piatti che compongono i pasti principali.

I vegetali (insalate e ortaggi) vanno consumati crudi. Ciò non vuol dire che siano da evitare le verdure cotte, i legumi o i minestroni. Ma è pur sempre consigliabile accostare ad una pietanza cotta un vegetale crudo. Il fine è di veicolare, con gli alimenti crudi, i micronutrienti indispensabili al riequilibrio dello stato di benessere e per smaltire i chili e i liquidi presi durante la gravidanza. Oltre ai vegetali vanno scelti cereali integrali, carni e pesci magri, pochi zuccheri e pochi grassi.

Quale attività fisica fare

Se la gravidanza ha avuto un decorso regolare e la mamma ha ritrovato il suo equilibrio psicologico, una pausa rilassante è quello che ci vuole. Cosa c’è di meglio di un’ora da dedicare al tono dei propri muscoli e alla ristabilizzazione delle proprietà della pelle? L’attività fisica migliore, consigliabile a tutte, è rappresentata da iniziali passeggiate, preferibilmente all’aperto, lontane dal traffico e dai centri commerciali. 

In una fase successiva, almeno dopo la visita dei 40 giorni dopo il parto col ginecologo, vanno bene attività sportive che, seppur non agonistiche, coinvolgano maggiormente i distretti muscolari ancora restii a tornare al proprio posto: dalla ginnastica dolce alla piscina, dallo jogging leggero agli attrezzi in palestra. L’attività fisica deve assolutamente essere personalizzata e, prima di cominciare, si deve essere sicure che non sia controindicata. Infine, ci si deve far seguire da qualcuno esperto.

Chili in più e medicina estetica

A volte la gravidanza lascia sul corpo della mamma delle tracce inconfondibili. Soprattutto la superficie della cute addominale, dei fianchi e delle cosce, sono le zone più “a rischio” di mostrare la perdita dell’elasticità e della consistenza posseduta prima della gravidanza. In genere tale problema non incide sullo stato di salute della mamma e non provoca di per sé disfunzioni. 

Ma possono sorgere difficoltà a “riconoscersi” nella nuova condizione, provocata dall’aumento di peso in gravidanza. Tale difficoltà può comportare disturbi psicologici da non sottovalutare. Se proprio non ci si sente bene nel proprio corpo, si può far ricorso ad uno specialista in medicina estetica per valutare eventuali rimedi. Importante rivolgersi a persone veramente serie. QUI qualche buon consiglio.

Peso in gravidanza e allattamento 

Spesso l’allattamento è già di per sé un efficacissimo metodo per smaltire i chili di troppo accumulati in gravidanza. Il dispendio di calorie infatti è notevole. Allattare deve però significare mangiare “meglio”, non mangiare troppo. La composizione del latte materno è pressoché costante e indipendente da quanto si mangia. 

Il pericolo si cela invece dentro cibi che di naturale hanno ben poco. Non è raro ad esempio trovare elementi chimici quali addensanti, coloranti, edulcoranti, stabilizzatori, antiossidanti, aromatizzanti, in alimenti apparentemente innocui come le brioscine, merendine, snacks, succhi di frutta. 

Durante l’allattamento è buona norma comprare gli alimenti e cucinarli. È caldamente consigliato fare anche il pieno di vegetali e frutta da consumare crudi. Le sostanze nutritive di ciò che si mangia passano nel latte materno e quindi arrivano anche al bambino che ne trarrà grande giovamento in termini di salute.