Ecco cosa succede al corpo della donna e all’embrione nelle prime 4 settimane

Ci sono alcune precauzioni da prendere: lo stile di vita è importantissimo

Il primo mese di gravidanza è quello che passa quasi… inosservato. Il tempo di rendersi conto di essere incinta ed è già praticamente concluso. Ma ciononostante è un momento molto delicato, in cui la futura mamma può già fare molto per prendersi cura del piccolino che arriverà. Vediamo meglio di cosa stiamo parlando.

Per una sorta di “convenzione” tra ostetrici e ginecologi, la gestazione comincia il primo giorno dell’ultima mestruazione. Di conseguenza, da lì inizia anche il primo mese di gravidanza. Si calcola quindi da 0 a 4+3, cioè 4 settimane e 3 giorni.

Cosa succede nel primo mese di gravidanza

Quello che accade sembra apparentemente poco: è il momento in cui si verifica il ritardo del ciclo mestruale, sintomo principale quindi che la gravidanza è partita. Nella maggior parte dei casi non ci si accorge di nulla fino alla mestruazione saltata perché i sintomi, se ci sono, si presentano in modo molto sfumato.

Il grande cambiamento è all’interno del corpo. Durante la seconda settimana avviene l’ovulazione, con il rilascio da parte delle ovaie di un ovocita pronto per essere fecondato. Nelle donne che hanno un ciclo di 28 giorni, l’ovulazione si verifica intorno al 14-16esimo giorno, ma è un dato variabile: per alcune avviene prima, per altre invece dopo.

Come accorgersi se si sta ovulando? In genere, si presentano delle perdite trasparenti e gelatinose, simili all’albume dell’uovo. Questi sono i giorni più fertili, in cui si hanno quindi più possibilità di rimanere incinta. E se si cerca un bimbo bisognerebbe approfittarne.

L’ovocita viene fecondato dallo spermatozoo all’interno della tuba di Falloppio. Dopo di che il “prodotto del concepimento” scende verso l’utero, dove si impianterà, entro 72 ore dal concepimento.

Quando avviene l’impianto si possono verificare piccole perdite di sangue, che potrebbero essere confuse con il flusso mestruale. In realtà, sono una cosa diversa, ma indicano che la gravidanza sta partendo. Di solito sono meno abbondanti delle mestruazioni e il colore può variare dal rosa chiaro al marrone (difficilmente sono rosso acceso).

Sviluppo del bambino nelle prime settimane

Durante la terza settimana avviene la fusione tra cellula uovo e spermatozoo. Da quel momento, pian piano il bambino comincerà a crescere. Nella quarta settimana è piccolissimo e già si trova nel sacco gestazionale. Sembra incredibile, ma già si formano cuore e stomaco e c’è un abbozzo di sistema nervoso, che si svilupperà nel corso dei 9 mesi. Non ci sono ancora gambe e braccia, ma solo piccole protuberanze. Una parte del sacco è a contatto con la parete uterina che già nutre l’embrione (per parlare di feto è ancora troppo presto).

I sintomi del primo mese di gravidanza

Il segnale che si è incinta è l’assenza del ciclo mestruale (può saltare per vari motivi, ma qui diamo per scontato che si sta cercando una gravidanza): all’inizio della quarta settimana è possibile eseguire un test di gravidanza per verificare la presenza dell’ormone beta-Hcg che viene prodotto già 5 giorni dopo l’impianto. I moderni test casalinghi sono molto sensibili e riescono ad individuare l’ormone già qualche giorno prima del presunto ritardo. Il metodo più sicuro però è la ricerca delle beta-Hcg con un prelievo di sangue.

Qualche altro sintomo del primo mese di gravidanza potrebbe comparire durante la terza settimana, cioè prima del ritardo. Ci sono donne che hanno disturbi molto precocemente, mentre in altre si presentano dopo oppure mai. Insomma, è un fatto molto soggettivo.

Nausea, stanchezza, sonnolenza sono i sintomi iniziali più comuni, ma in questo primissimo periodo potrebbero essere molto leggeri e destinati ad aumentare nelle settimane successive. Meglio “attaccarli” subito con il magnesio. Potrebbero presentarsi crampi addominali, mal di testa, sbalzi d’umore che fanno pensare all’arrivo imminente del ciclo perché sembrano la classica sindrome premestruale. Inoltre, gli odori possono dar fastidio, si avverte più fame, il seno diventa sensibile o addirittura dolente, si ha necessità di urinare spesso o si diventa improvvisamente stitiche.

Primo mese di gravidanza e dolori al basso ventre

I dolori addominali non sempre devono allarmare, ma è sempre meglio tenerli sotto controllo. Spesso, quando l’ovulo si annida, si può percepire una strana sensazione di mal di pancia, ma se non è accompagnato da perdite strane allora si può stare tranquille. La tensione addominale e i crampi sono del tutto normali e probabilmente resteranno per tutte le 40 settimane e non solo il primo mese di gravidanza.

Quali precauzioni prendere il primo mese di gravidanza

Se si stava già pianificando la ricerca di un bambino, quasi certamente si sarà già iniziato ad avere uno stile di vita adatto al concepimento. Ecco quindi i consigli:

  • assumere acido folico: andrebbe cominciato già nel periodo preconcezionale per il suo effetto protettivo contro alcune malattie del feto. I migliori integratori di acido folico contengono quello di quarta generazione, che viene assorbito interamente dall’organismo senza accumuli.
  • Non fumare né consumare alcolici.
  • Evitare di esporsi a radiazioni, ad esempio quelle delle radiografie.
  • Cercare di combattere lo stress: può incidere sulla fertilità. Non bisogna ad esempio affannarsi troppo nella ricerca di un bimbo, programmando ogni singolo rapporto sessuale: è vero, quelli mirati sono più efficaci, però non bisogna neanche perdere il gusto del sesso con il proprio compagno.
  • Assumere gli integratori giusti: alcuni possono influire positivamente sulla capacità di procreare, per esempio integratori con inositolo.
  • Mangiare bene, scegliendo cibi sani e non dimenticando nessun nutriente.

Primo mese di gravidanza ed ecografia

Dopo il test casalingo, quasi certamente il ginecologo prescriverà un esame del sangue per essere veramente sicuri della gravidanza. In seguito, suggerirà degli altri test (ad esempio per verificare l’immunità alla toxoplasmosi), ma non una ecografia. Molte mamme rimangono deluse per questo, ma una ragione c’è.

Se l’ecografia viene fatta troppo presto (cioè prima della sesta o settima settimana, durante il primo mese di gravidanza) si rischia di non vedere nulla. Magari ci può essere il sacco vitellino, ma potrebbe non essere visibile l’embrione. Questo può accadere ad esempio se la donna ha ovulato più tardi del previsto e quindi si è più indietro nel conto di settimane e giorni. Un altro rischio è quello di non riuscire a sentire il battito cardiaco, cosa che può preoccupare e non poco. Ecco spiegato perché un ginecologo saggio aspetta un po’ per fare la prima ecografia.