Le manifestazioni fisiche ed emotive sono tante e variabili

Nei casi più gravi le principali attività sono impossibili

Umore altalenante, ma per lo più depresso. Voglia di piangere immotivata e di rimpinzarsi di “schifezze”, dalle patatine alla cioccolata. Malesseri fisici vari. Nervosismo all’ennesima potenza. Pur non vivendola fisicamente sul loro corpo, i mariti e i fidanzati la conoscono bene e ne “subiscono” i contraccolpi: è la sindrome premestruale, quel “simpatico” mix di fastidi ed emozioni che ci accompagna nei giorni prima dell’arrivo del ciclo. Per alcune sono passeggeri e blandi, per altre invece è un disturbo invalidante che può anche costringere a stare a letto.

Il 75% delle donne accusa ogni mese sintomi minori e leggeri, il 20-50% vive la vera sindrome premestruale che, nel 5-15% dei casi, è grave. Nel 3-5% dei casi si arriva a parlare di disturbo disforico premestruale, la forma più seria che va trattata con un’attenzione speciale.

Sindrome premestruale: i sintomi

L’elenco delle manifestazioni fisiche e psichiche che possono presentarsi prima delle mestruazioni è ampio e variabile da donna a donna:

  • irritabilità.
  • Nervosismo.
  • Difficoltà di concentrazione.
  • Astenia.
  • Depressione.
  • Disturbi del sonno, insonnia.
  • Ansia.
  • Mal di testa.
  • Nausea e talvolta vomito.
  • Ritenzione idrica e conseguenti gonfiori (ad esempio, di gambe, mani e piedi).
  • Aumento di peso.
  • Disturbi alimentari (l’appetito può aumentare o, al contrario, diminuire).
  • Crampi addominali.
  • Tensione al seno.
  • Acne.
  • Vertigini.

Quando inizia e quanto dura

La sindrome premestruale può comparire già 7-10 giorni prima che arrivino le mestruazioni. Solo nei casi più gravi, come il disturbo disforico, i sintomi sono ancora più precoci. Di solito, scompaiono con l’inizio delle perdite ematiche per poi ripresentarsi il mese successivo.

Cause della sindrome premestruale

Una causa ben precisa non è ancora stata trovata. Esistono però dei fattori che sembrano favorire la comparsa dei disturbi. Esempi sono:

  • la predisposizione genetica.
  • Problemi di origine endocrina (difetti del metabolismo, ipoglicemia, iper produzione di prolattina, fluttuazioni dei livelli di estrogeni e di progesterone etc.).
  • Carenza di serotonina (è l’ormone del benessere, quello che ci fa “sentire bene”).
  • Carenza di magnesio e calcio.

Rimedi naturali per la sindrome premestruale

Considerato che i disturbi non colpiscono tutte le donne allo stesso modo e con uguale severità, i rimedi variano di caso in caso. Di certo c’è che lo stile di vita è importantissimo per vivere al meglio questi giorni difficili prima dell’arrivo del ciclo. A partire dall’alimentazione.

La prima regola è quella di evitare di abbuffarsi di “cibo spazzatura” anche se è quello che in quel momento attira di più: il rischio è quello di peggiorare alcuni disturbi, come la ritenzione idrica (il sale è il suo peggiore nemico) oppure l’acne. Via libera a frutta e verdura, pesce, formaggi freschi, carboidrati complessi. No invece ai grassi, ai cibi conservati o salati, alla caffeina, agli alcolici e alla teina (aumentano il nervosismo).

Il sonno gioca un ruolo fondamentale: bisogna evitare di fare le ore piccole, ma piuttosto ci si deve garantire 7-8 ore di sonno rigenerante. Sì poi a tutte le attività rilassanti e che piacciono: lo sport ad esempio è un ottimo alleato perché alza i livelli di serotonina naturalmente. Alcune discipline in particolare sono di grande aiuto, come lo yoga, il pilates, il nuoto. Altre – più movimentate come aerobica, step o nick boxing – possono servire a scaricare efficacemente la tensione accumulata.

Tra i rimedi naturali ci sono anche gli integratori di magnesio, con l’aggiunta di potassio, calcio e vitamina B6: servono a contrastare vari sintomi, dalla stanchezza alla difficoltà a dormire fino all’irritabilità.

Altri rimedi per la sindrome premestruale

In alcuni casi può essere prescritta dal ginecologo la pillola anticoncezionale, che regola i livelli ormonali e stabilizza il ciclo. In altri casi, potrebbero essere consigliati ansiolitici oppure, in situazioni più gravi, anche dei farmaci che hanno un’influenza sulla serotonina, riducendo ansia, irritabilità e tutti gli altri sintomi della sfera psicologica ed emotiva.

Qualunque tipo di farmaco va prescritto da un medico, dopo aver posto una diagnosi corretta e aver valutato la necessità di far assumere il prodotto: il fai da te è pericoloso e assolutamente sconsigliato.

Sindrome premestruale grave

Il disturbo disforico premestruale è la forma più seria di sindrome premestruale, caratterizzata da sintomi così intensi da rendere pressoché impossibile lo svolgimento delle normali attività quotidiane. L’umore è molto depresso, con ansia e irritabilità particolarmente forti. C’è un importante disinteresse verso ciò che ci circonda e, in casi estremi, si arriva anche ai pensieri suicidi.

Nelle donne che presentano disturbo disforico premestruale i sintomi che abbiamo elencato più sopra sono molto marcati e presenti almeno per l’intera settimana che precede le mestruazioni. Per il medico che deve fare la diagnosi e quindi stabilire il giusto trattamento, è importante che vengano riferiti con precisione.

E a proposito di cure, buona efficacia l’hanno dimostrata gli integratori di inositolo, un composto di origine biologica simile al glucosio (anche se non è uno zucchero) e coinvolto in numerosi processi biologici. Uno studio scientifico ha dimostrato che l’integrazione di 4 grammi di inositolo 3 volte al giorno diminuisce i disturbi dell’umore, la depressione e l’ansia collegati al disturbo disforico premestruale in maniera significativa. Questi effetti positivi si sono mantenuti per i 6 mesi del trattamento. Anche se saranno necessari altri studi per confermare questi dati, l’inizio sembra assolutamente incoraggiante.