Colpiscono circa la metà delle donne in dolce attesa

I punti più “critici” sono l’addome, i fianchi e il seno

Chi è in gravidanza, ma anche chi ha partorito da poco le conosce bene. Quelle striature bianche oppure rosse sulla pancia o sul seno non sono piacevoli allo vista. Sono le smagliature, uno dei più comuni effetti della gravidanza sul corpo di una donna. Il “problema” (se di problema si può parlare) è così frequente da indurre il ministero della Salute, massima autorità sanitaria in Italia, a realizzare un vademecum sulle smagliature. Ecco cosa gli esperti del dicastero scrivono in proposito.

Cosa sono le smagliature 

Il nome scientifico di questo inestetismo cutaneo è “striae atrophicae” oppure “striae distense”. Si caratterizzano per una atrofia della pelle, cioè una riduzione del suo spessore, che dunque è il motivo per cui si formano. 

Le smagliature si presentano come bande lineari singole o multiple, ben delimitate, parallele. Tra di loro spiccano anche tratti di pelle sana, di colore “normale”. Di fatto, le smagliature sono cicatrici provocate dalla rottura delle fibre di collagene a livello del derma. Quest’ultimo è lo strato più profondo della pelle. 

Dove colpiscono le smagliature

Le zone “preferite” sono: 

  • addome;
  • fianchi;
  • seno.

Smagliature in gravidanza

Quando si aspetta un bambino, la probabilità che compaiano le smagliature è abbastanza alta. Secondo i numeri del ministero, oltre la metà delle donne incinte ne soffre. Solitamente si presentano tra il sesto e l’ottavo mese di gestazione. In questo momento diminuisce la tolleranza al glucosio e aumenta la concentrazione di ormoni steroidei nel sangue, elementi che contribuiscono all’insorgenza delle smagliature. Non bisogna inoltre dimenticare la tensione cui è sottoposta la pelle, soprattutto quella della pancia. 

In genere sono più colpite le donne giovani e le primipare, cioè coloro che sono alla prima gravidanza. 

Perché le smagliature compaiono in gravidanza 

Le cause vanno ricercate in due tipi fattori: ormonali e meccanici. 

Durante la gravidanza le oscillazioni ormonali sono normalissime. Tra queste c’è l’aumento del cortisolo, chiamato anche “ormone dello stress”. Il cortisolo indebolisce le fibre elastiche della pelle, il collagene, e i mucopolisaccaridi che formano l’impalcatura che sostiene il derma. 

Le rapide variazioni del volume e dell’elasticità della pelle costituiscono invece i fattori meccanici alla base delle smagliature durante la gestazione. 

Il ministero della Salute ricorda poi che questo disturbo può presentarsi più frequentemente nelle donne che hanno una predisposizione genetica. Ciò accade soprattutto a coloro che hanno una variazione dei geni che agiscono sulla degradazione del collagene. 

Come mantenere la pelle elastica 

Fare prevenzione è l’arma più importante contro le smagliature. Ad esempio, si possono applicare direttamente sulla pelle alcuni prodotti cosmetici a base di sostanze elasticizzanti. Tra queste, gli esperti ricordano:

  • l’acido boswelico;
  • l’elastina;
  • il collagene;
  • la vitamina E;
  • gli antiossidanti;
  • l’acido ialuroico;
  • alcuni oli, ad esempio d’oliva, di mandorle dolci, di germe di grano.

Quando si usano tali prodotti (creme, emulsioni, sieri), la cosa fondamentale è la costanza nell’applicazione sui punti più “critici”. Una strategia davvero d’attacco è quella che prevede l’uso di integratori di collagene. Quello più efficace è il cosiddetto collagene idrolizzato. L’azione parte dall’interno dell’organismo con ottimi risultati.

Smagliature e stili di vita 

Non basta prendersi cura della pelle usando prodotti elasticizzanti di vario genere e tipo. Non bisogna infatti dimenticare gli stili di vita. Alcune abitudini hanno ricadute negative sulla salute della pelle. 

  • Alimentazione: deve essere sana ed equilibrata. Significa cioè che non devono mancare acqua, proteine, vitamine e antiossidanti, tutti elementi che contribuiscono ad una maggiore elasticità della pelle. 
  • Variazioni di peso: sulla comparsa delle smagliature incidono sia gli aumenti importanti che i bruschi dimagrimenti. Pensiamo ad esempio a ciò che avviene dopo il parto.
  • Fumo: oltre agli innumerevoli problemi che il fumo in gravidanza causa al feto, c’è anche una conseguenza diretta sulla pelle, che diventa meno elastica.
  • Esercizio fisico: è senz’altro utile, ma non si deve esagerare. Alcune discipline, soprattutto se praticate in modo molto intenso, stirano particolarmente la pelle, favorendo la comparsa delle smagliature. Tra questi sport ci sono il sollevamento pesi, il body building e il tennis. Fortunatamente non sono così comuni in gravidanza. 

Trattamenti per le smagliature dopo il parto

Se le striature sono comparse durante la gravidanza, dopo il parto le ipotesi sono diverse. In alcuni casi rimangono, in altri invece si riducono fin quasi a scomparire. Cambia anche il colore. Durante la fase acuta, quella infiammatoria, sono rosse, rosa o violacee. Quando poi si trasformano in cicatrici diventano biancastre. 

Dopo aver partorito, le smagliature si possono trattare con i peeling chimici. Vengono utilizzati vari tipi di acidi che stimolano la sintesi del collagene. Si tratta però di un trattamento che non va effettuato se si allatta perché le sostanze chimiche potrebbero arrivare al latte. 

Sì alla radiofrequenza. Attraverso il calore, fa sì che la pelle produca collagene ed elastina. Altre tecniche che potrebbero dare risultati sono il laser (in particolar modo quello frazionato) oppure metodi che, sfruttando il calore, fanno penetrare sotto la pelle sostanze elasticizzanti.