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Molti si possono fare anche in gravidanza, per altri meglio aspettare
L’obiettivo è riattivare la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti
Chi ce l’ha la detesta. Chi non ce l’ha scenderebbe a patti col diavolo per non farsela venire. È la cellulite, la più odiata dalle donne. Eppure non molte sanno che è una vera malattia, provocata da una cattiva circolazione e dal ristagno di liquidi nei tessuti, specialmente di glutei, gambe, addome. Tra i vari rimedi, l’attività fisica gioca un ruolo importantissimo per contrastarla. Ecco dunque quali sono gli sport anticellulite più efficaci.
Ad alcuni sport anticellulite è facile pensare, nel senso che sembra quasi “ovvio” che possano avere un effetto positivo sulla pelle a buccia d’arancia e la ritenzione idrica che sta alla base del problema. Altri invece possono essere una sorpresa inaspettata. Alcuni sono perfetti anche in gravidanza, per altri invece meglio attendere di aver partorito.
Sport anticellulite in acqua
L’acqua è senza dubbio l’elemento che più può aiutare a combattere la cellulite in modo efficace e al contempo piacevole. Il massaggio continuo dell’acqua esercita sui punti “critici” un’azione linfodrenante, attiva la circolazione e dona una piacevole sensazione di benessere. Addio dunque alle gambe pesanti, che spessissimo si accompagnano alla cellulite.
In acqua si possono fare diversi sport anticellulite. Quello per eccellenza è sicuramente il nuoto che fa muovere tutti i muscoli e bruciare calorie. Alcuni stili sono più energici, come lo stile libero, il delfino e la farfalla, mentre dorso e rana sono più soft. Il nuoto è perfetto anche in gravidanza perché permette di alleggerire il carico del pancione sulla schiena.
Se non si è amanti del nuoto, si può optare per un altro sport in acqua, ad esempio l’acquagym. Contro la cellulite è ottimo perché è un’attività aerobica che comprende anche parecchi salti, sollecitando i muscoli a lavorare di più. L’acqua fa sentire leggere, ma in realtà si spende molta energia, con grande beneficio per la circolazione sanguigna, che diventa più fluida.
Esiste poi una terza alternativa che è l’acquabiking (o hydrobiking), una sorta di spinning in piscina. Le bici infatti sono immerse. Pedalando sembra di fare meno fatica (ed effettivamente è così), ma il dispendio calorico e il movimento delle gambe (con conseguente miglioramento della circolazione) sono maggiori.
Se si è in gravidanza, occorre chiedere al ginecologo se acquagym e acquabiking sono indicate.
Camminata veloce e cellulite
Camminare a passo sostenuto per 30-40 minuti almeno 3 volte alla settimana può essere uno sport anticellulite a tutti gli effetti e con benefici visibili. È l’ideale per chi preferisce non essere legato agli orari della palestra oppure per chi ama l’attività all’aria aperta. E se la gravidanza procede in modo fisiologico senza particolari problemi è perfetta anche col pancione.
Secondo gli esperti, la camminata veloce contro la cellulite è ancora meglio della corsa. Il movimento costante è un massaggio continuo delle gambe. Inoltre, respirando meglio, il sangue arriva ai tessuti più ossigenato e va a risolvere il problema del ristagno dei liquidi. Infine, con la camminata veloce si bruciano molte calorie.
Bicicletta e cyclette contro la cellulite
L’aspetto fondamentale della bicicletta utilizzata per fare uno sport anticellulite è quasi banale: le gambe vengono sollecitate moltissimo con un movimento “brucia grassi”. L’attività aerobica tipica della bici aiuta ad ossigenare i tessuti, riducendo la pelle a buccia d’arancia.
Non solo: se fatto in modo corretto (cioè senza esagerare, tanto non si deve partecipare al Tour de France) e costante, questo tipo di movimento non fa accumulare eccessivamente acido lattico nei tessuti, che ha la conseguenza di produrre tossine, “amiche” della cellulite insieme alla scarsa ossigenazione.
Chi non possiede una bicicletta o vive in posti dove non è adatta (ad esempio, paesi con strade in salita e discesa), può ripiegare sulla cyclette casalinga: l’effetto finale sarà lo stesso. Questo genere di attività però non è particolarmente adatto alla gravidanza: meglio chiedere al proprio medico.
Pilates e yoga anticellulite
E qui arriva la prima sorpresa. Pilates e yoga sembrano due attività blande, in cui non si suda e non si fa fatica. E di conseguenza non si bruciano calorie. Ma è davvero così? In parte è vero, ma l’azione anticellulite c’è, eccome. E ora vediamo perché.
Il pilates è una disciplina relativamente nuova, ma che sta riscuotendo grande successo. È un mix di esercizi per avere una postura corretta e di respirazione profonda. Muscoli e legamenti però sono molto sollecitati e, se fatto bene, diventa stancante. Il pilates corregge la postura che, quando è sbagliata, è causa di problemi circolatori e ritenzione idrica, ovvero i due disturbi principali che stanno alla base della cellulite.
Anche lo yoga può essere considerato uno sport anticellulite e non perché fa bruciare grassi. Questa disciplina è in grado di attivare la circolazione linfatica, diminuisce le tossine e permette di eliminare i liquidi in più.
Pilates e yoga sono entrambi indicati anche in gravidanza. In questo caso, l’effetto non sarà solo quello anticellulite, ma ce ne sono molti altri: respirazione migliore in vista del parto, rilassamento di corpo e mente, alleggerimento della schiena sono sono alcuni.
Nordic walking, il nuovo sport anticellulite
Il nordic walking è una camminata che si fa utilizzando due bastoncini come quelli degli sci. Il ritmo è sostenuto, ma non troppo. È un’attività completa perché tutti i muscoli sono coinvolti ed è indicata in caso di diversi disturbi, dal mal di schiena all’osteoporosi, fino alla cellulite.
Il nordic walking fa bruciare moltissime calorie e, per il fatto che viene eseguito all’aria aperta, migliora la respirazione, cosa che favorisce l’ossigenazione del sangue e, conseguentemente, dei tessuti. La cellulite quindi verrà sensibilmente ridotta e non solo su glutei e cosce: il movimento dei bastoncini fa sì che anche le braccia saranno molto più toniche.
Trattandosi di una camminata, anche chi è incinta può dedicarsi al nordic walking.
Quanto sport fare
Se non si è mai praticata alcuna attività sportiva è inutile partire “in quarta” solo con l’obiettivo di mandare via la cellulite. Si rischia solo di farsi male o comunque di non ottenere nessun beneficio. Iniziare con gradualità quindi andrà benissimo.
L’attività scelta deve essere di tipo aerobico: l’organismo utilizza ossigeno, carboidrati e grassi come fonte energetica, non si produce acido lattico ed è un’attività protratta nel tempo, ma non eccessivamente faticosa. Si potenzia l’apparato cardiocircolatorio e aumenta l’ossigenazione dei tessuti. Al contrario, l’attività anaerobica è quella di potenziamento dei muscoli, come quella che si fa con gli attrezzi in palestra.
È bene precisare però che 20 minuti di movimento non bastano: la vera azione anticellulite si comincia ad avere dopo circa 40 minuti di attività aerobica, altrimenti è del tutto inutile.
Quante volte alla settimana fare sport? Almeno 3. Se si vogliono risultati evidenti e duraturi, di più sì, di meno no.
Sport anticellulite e stile di vita
“Ammazzarsi la vita” in palestra o piscina per fare lo sport anticellulite che si è scelto non serve a nulla se al movimento non si associano anche buone abitudini di vita. La prima riguarda l’alimentazione: deve essere sana e bilanciata. Il che significa mangiare un po’ di tutto, prediligendo cereali integrali, frutta e verdura fresche e di stagione, carni e pesci magri, condimenti e cotture leggeri.
Il sale è causa di ritenzione idrica: va ridotto assolutamente al minimo, ricordando che molti alimenti ne contengono già (nel pesce ad esempio ne va aggiunto pochissimo perché già sapido). La ritenzione idrica si può poi combattere con specifici integratori per la cellulite. I migliori sono studiati anche per la gravidanza e l’allattamento, in modo da non avere alcun tipo di problema.
Per dire addio alla cellulite infine non si deve fumare né stare con le gambe accavallate, non vanno usati vestiti troppo stretti (comprimono i vasi) e si deve bere moltissima acqua, almeno due litri al giorno.
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