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Chi aspetta un bambino o sta programmando una gravidanza sa bene che l’azione dell’acido folico è molto importante per lo sviluppo cellulare e, di conseguenza, per la salute soprattutto del nascituro. È fondamentale che l’assunzione sia costante e che inizi già in fase di concepimento, in modo da fare il pieno dei benefici di questa vitamina. Data la sua rilevanza, il ministero della Salute ha creato un vero e proprio focus sull’acido folico. Ecco i contenuti più rilevanti.
Acido folico e folati: le differenze
Si tratta di vitamine appartenenti al gruppo B e sono conosciute anche come vitamina B9. I folati sono composti che si trovano già naturalmente negli alimenti. Per acido folico si intende invece la molecola di sintesi nei supplementi vitaminici e nei cibi arricchiti con queste vitamine. I folati quindi vanno assunti con l’alimentazione perché l’organismo ne produce scarse quantità.
A cosa servono acido folico e folati
Sono coinvolti nella sintesi di molecole importanti, come il DNA, l’RNA e le proteine. Servono quindi per tutte quelle cellule che, all’interno dell’organismo, vanno incontro a processi di differenziazione e proliferazione, come ad esempio quelle del sangue e della pelle. È facile dunque capire perché sono importanti nella formazione dell’embrione, quando si sviluppano gli organi.
Rischi della carenza di acido folico
- Insorgenza di alcune forme di anemia.
- Rischio aumentato di malformazioni fetali (come i difetti del tubo neurale, ad esempio la spina bifida, l’anecefalia e l’encefalocele).
- Difetti cardiovascolari.
- Malformazioni delle labbra e del palato (labiopalatoschisi).
- Difetti del tratto urinario.
- Riduzione degli arti.
Prevenzione dei rischi da carenza di acido folico
L’alimentazione varia, ricca soprattutto di frutta, verdura e legumi contenenti folati, può ridurre l’incidenza delle malformazioni e tutti i rischi connessi alla scarsa assunzione di vitamina B9. Il problema però è che la cottura riduce la quantità di folati e quindi la dieta da sola non è in grado di garantire il corretto quantitativo giornaliero di folati. È necessario quindi integrare tale quantità per via orale.
La prevenzione attraverso la somministrazione per bocca di acido folico ha dimostrato di essere molto efficace. L’assunzione quotidiana e costante consente di ridurre il rischio fino al 70 per cento.
Acido folico: quanto assumerne
Se normalmente la dieta consente di assumere il giusto quantitativo di acido folico, le cose cambiano quando si cerca una gravidanza. Il Network Italiano Promozione Acido Folico, coordinato dal Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto superiore di sanità, sottolinea che nel periodo concezionale il fabbisogno cresce e raccomanda quindi di integrare la quantità di folati. Questo vale da un mese prima del concepimento ai primi 3 mesi di gravidanza, anche se quasi tutti i ginecologi fanno proseguire la supplementazione per tutta la gravidanza.
Ecco le dosi di acido folico raccomandate:
- Prima di una gravidanza: quando si programma una gravidanza (almeno un mese prima) è necessario assumere 0,4 mg/die di acido folico. Questo previene il rischio di malformazioni congenite.
- Durante la gravidanza: il fabbisogno quotidiano aumenta di 0,6 mg/die perché il feto assorbe le riserve della mamma. È perciò opportuno proseguire la supplementazione almeno fino a tutto il terzo mese.
- Durante l’allattamento: una mamma che allatta ha bisogno di 0,5 mg/die per ripristinare le perdite di folati con il latte materno.
Acido folico in particolari condizioni di rischio
In alcune circostanze, la quantità di acido folico deve essere aumentata fino a 4-5 mg nel periodo periconcezionale:
- Precedenti gravidanze in cui sono stati riscontrati difetti del tubo neurale.
- Storia familiare di malformazioni congenite.
- Donne in terapia con farmaci antiepilettici o antagonisti dell’acido folico.
- Donne con aborti ripetuti o particolari malattie come diabete, celiachia, patologie gastrointestinali.
Ovviamente è indispensabile consultare il proprio ginecologo per definire la terapia più appropriata.
Acido folico: quali cibi lo contengono
Le verdure a foglia verde non sono gli unici alimenti che hanno buone dosi di folati. All’elenco vanno aggiunti agrumi, legumi, cereali, frutta fresca e secca. Ci sono poi il fegato e le interiora, alcuni formaggi, le uova. Vediamo una lista più completa.
Alimenti con contenuto di folati da 100 a 300mcg/100g
- asparagi
- broccoli
- carciofi
- cavolini di Bruxelles
- cavolfiori
Alimenti con contenuto di folati da 40 a 99 mcg/100g
- agrumi (arance, clementine, mandarini)
- fragole
- kiwi
- frutta secca (noci, mandorle, nocciole)
- avocado
- agretti
- bieta
- legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli)
- indivia
- lattuga
- pane e pasta integrali
- rucola
- pomodorini
- spinaci
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