L’acido folico è l’arma migliore per evitare queste malformazioni.
La spina bifida è la forma più conosciuta e grave, ma ne esistono anche altre. La prevenzione però esiste
Ogni donna incinta o che cerca una gravidanza lo sa bene: l’acido folico è importantissimo e va preso già dal momento in cui si iniziano ad avere rapporti mirati ad avere un figlio. Ma a cosa serve l’acido folico e perché la sua assunzione è così raccomandata almeno per tutto il primo trimestre di gestazione? Ecco la risposta: per la prevenzione dei difetti del tubo neurale del bambino.
Cosa sono dunque i difetti del tubo neurale che tanto preoccupano le mamme e i papà in attesa? Si tratta di una serie di malformazioni congenite causate da anomalie dello sviluppo embrionale che si verificano presto, cioè entro 28 giorni dal concepimento. È quindi facile capire perché l’acido folico, che ha dimostrato di proteggere da queste malformazioni, va cominciato ancor prima di concepire un figlio.
Alla base di questi problemi ci sono dei difetti di chiusura del sistema nervoso centrale e delle strutture ad esso collegate, come la pelle, le ossa craniche, le meningi. A seconda che la pelle sopra la lesione rimanga integra o meno, si distinguono difetti del tubo neurale che possono essere “aperti” o “chiusi”. I secondi in genere sono meno gravi.
Nel mondo, ogni anno, circa 300mila bambini sviluppano difetti del tubo neurale, circa 200 in Italia. La forma più comune e più conosciuta è la cosiddetta spina bifida (o mielomeningocele), caratterizzata da un’esposizione all’esterno del tessuto nervoso del midollo spinale e delle meningi. La sintomatologia di questa malattia può essere molto importante, comprendendo paralisi degli arti inferiori, incontinenza vescicale, ritardo psicomotorio, deformità scheletriche.
Esistono tre tipi differenti di spina bifida, ma in ogni caso rimane un problema di non poco conto.
La causa dei difetti del tubo neurale è multifattoriale, cioè dipende da varie ragioni, ambientali ed ereditarie (non ancora del tutto conosciute). L’esposizione ad alcune sostanze tossiche (in particolare nei Paesi meno sviluppati), alcune patologie, taluni farmaci che riducono l’assorbimento di acido folico possono essere fattori predisponenti.
Come vengono diagnosticati i difetti del tubo neurale? La spina bifida può essere scoperta con una ecografia intorno alla 14esima settimana oppure con l’amniocentesi ricercando l’alfafetoproteina nel liquido amniotico. Alcuni difetti però non vengono evidenziati durante la gravidanza, ma solo dopo il parto, anche a distanza di tempo. Dopo la nascita è possibile intervenire chirurgicamente, mentre le operazioni in utero sono ancora rare e pionieristiche.
La prevenzione dunque è la migliore arma che ha ogni mamma per evitare i difetti del tubo neurale. E l’acido folico, assunto in maniera regolare e costante, è una delle strategie vincenti perché in grado di ridurre il rischio di incorrere in questi problemi del 70%. Una percentuale di tutto rispetto.
L’acido folico presente nei cibi però non è sufficiente a coprire il fabbisogno della mamma e, in ogni caso, la cottura degli alimenti distrugge la maggior parte della sostanza. Scegliere un integratore con la forma attiva di acido folico è molto importante perché così viene assunto completamente e risolve il problema degli accumuli di metaboliti che si formano durante il normale processo di metabolizzazione dell’acido folico. Infine, il migliore assorbimento lo garantisce la formulazione in compresse masticabili.
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