Ne soffre il 40-70% delle donne incinta. Come alleviare il dolore.

Col tempo, il bambino che cresce e l’utero che si ingrossa hanno delle ripercussioni sulla colonna vertebrale 

Nell’”esercito” di fastidi e disturbi di vario genere che possono presentarsi in gravidanza, uno molto frequente è il mal di schiena, in particolare dal secondo trimestre in poi. La causa principale chiaramente è il pancione che aumenta di volume e che incide sulla posizione della colonna vertebrale. Ma non è l’unica.

Da alcune stime pare che soffra di mal di schiena una percentuale variabile tra il 40 e il 70 per cento delle donne incinta. Può trattarsi di un episodio occasionale, magari dovuto alla stanchezza, oppure può accompagnare per buona parte della gestazione. Certe situazioni, ad esempio essere costrette a lavorare fino a gravidanza avanzata o stare molte ore in piedi, possono peggiorare i sintomi.

Col passare del tempo, il bambino che cresce e l’utero che si ingrossa hanno delle ripercussioni sulla colonna vertebrale: il peso incide soprattutto sulla zona lombare, i muscoli si contraggono e la schiena tende ad inarcarsi. E quindi è facile provare dolore.

Ma non è solo un problema posturale: un’altra ragione possono essere gli ormoni. Uno in special modo, la relaxina, che viene prodotta durante la gestazione e ha un’influenza sulle articolazioni del bacino e sui muscoli addominali, che possono indebolirsi.

Che fare dunque per contrastare la lombalgia in gravidanza? La prima buona regola è quella di evitare la vita sedentaria. Potrebbe sembrare un paradosso, ma star ferme sul divano o a letto è la cosa peggiore che si possa fare per alleviare il mal di schiena (a meno che non si sia costrette a farlo per qualche motivo di salute).

È molto importante scegliere un’attività fisica leggera, ma costante. Grandi benefici ad esempio li dà il nuoto. L’acqua alleggerisce il peso del pancione e in particolare nuotare a dorso consente alla colonna vertebrale di “stirarsi” in modo dolce, ma efficace. Anche lo yoga può essere salutare (evitando le posizioni più “estreme”), le passeggiate, anche a passo leggermente più spedito se si riesce, la ginnastica lenta, lo stretching.

Poi ci sono altre buone abitudini di vita. Iniziamo con le scarpe: devono essere comode, a pianta larga e di altezza giusta. Quelle “flat”, piatte piatte, potrebbero peggiorare il mal di schiena, così come i tacchi troppo alti.

Se il letto è una “tortura”, si può trovare sollievo con un cuscino sotto la pancia e uno sotto le ginocchia e mettendosi di lato, mai a pancia in sù perché il peso del pancione schiaccia la spina dorsale. Sì al cuscino dietro la schiena anche quando si sta sedute al lavoro e anche alle panciere di sostegno.

Ricordarsi di piegarsi sulle ginocchia e non in avanti se si deve prendere qualcosa da terra oppure di bilanciare i pesi su entrambe le braccia, per esempio coi sacchetti della spesa. In caso di mal di schiena persistente, si può provare ad applicare degli impacchi caldi o fare un bagno.

Se la lombalgia non passa e diventa invalidante, è necessario rivolgersi al proprio medico. Potrebbe tentare alcuni trattamenti “soft” come l’osteopatia, la fisioterapia o l’agopuntura, prescrivere specifici integratori o, in ultima analisi, dei farmaci. Ma deve essere lui a farlo.