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Da settimane ormai tg, giornali e social media diffondono notizie sul Coronavirus. L’epidemia, iniziata in Cina a dicembre, si sta diffondendo a macchia d’olio dappertutto e l’Italia è uno dei Paesi al momento più colpiti. I contagi si susseguono e, a questo punto, anche chi è meno impressionabile comincia a preoccuparsi un po’. E ovviamente chi è in dolce attesa è particolarmente in ansia. Il Coronavirus in gravidanza è pericoloso? Cerchiamo di capirne di più seguendo le informazioni del ministero della Salute, in prima linea per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Il virus che sta terrorizzando mezzo mondo fa parte della più ampia famiglia dei Coronavirus. Sono responsabili di varie malattie, diverse tra loro sia per sintomi che per rilevanza. I Coronavirus infatti provocano banali raffreddori, ma anche disturbi respiratori più importanti, come la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
Il ceppo che sta facendo ammalare così tante persone a livello mondiale è un nuovo Coronavirus. Prima di fare la sua comparsa a Wuhan, in Cina, non era mai stato identificato prima. Questo spiega perché sia così contagioso. Non è tanto la sua virulenza, quanto il fatto che i sistemi immunitari non lo conoscono, quindi non hanno gli anticorpi giusti per poterlo affrontare. E ci si ammala più facilmente.
Cosa vuol dire COVID-19
Questo è il “nome in codice” che è stato dato alla malattia provocata dal nuovo Coronavirus. “CO” significa Coronavirus, “VI” sta per virus, “D” per desease (in inglese vuol dire malattia), “19” è l’anno in cui si è manifestato. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus.
I sintomi sono variabili. In genere sono febbre, tosse, difficoltà respiratorie, a volte congiuntivite. Non sono molto diversi dai classici fastidi dell’influenza, che tra l’altro non è ancora scomparsa quest’anno. Ecco perché in caso di dubbi è opportuno chiamare il proprio medico oppure i numeri 112 o 1500.
Nelle forme più severe ci sono polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e, potenzialmente, anche la morte. I soggetti più deboli – come gli anziani – e con pluripatologie – ad esempio, diabete o malattie cardiache – sono quelli che più spesso vanno incontro a complicanze.
L’incubazione dura circa 14 giorni.
Ecco le tre principali domande e risposte del ministero sul Coronavirus in gravidanza.
1. Le donne in gravidanza sono più suscettibili alle infezioni o hanno un rischio maggiore di sviluppare una forma severa di COVID-19?
Non sono riportati dati scientifici sulla suscettibilità delle donne in gravidanza al virus. La gravidanza comporta cambiamenti del sistema immunitario che possono aumentare il rischio di contrarre infezioni respiratorie virali. Inoltre le donne in gravidanza potrebbero mostrare un rischio maggiore di sviluppare una forma severa di infezioni respiratorie virali.
Resta consigliato, anche per le donne in gravidanza, di intraprendere le normali azioni preventive per ridurre il rischio di infezione, come lavarsi spesso le mani ed evitare contatti con persone malate.
2. Quali sono gli effetti di COVID-19 durante la gravidanza?
Non sono riportati dati scientifici sugli effetti di COVID-19 durante la gravidanza. In caso di infezione in corso di gravidanza da altri coronavirus correlati sono stati osservati casi di aborto spontaneo, mentre la presenza di febbre elevata durante il primo trimestre di gravidanza può aumentare il rischio di difetti congeniti.
3. Le donne in gravidanza con COVID-19 possono trasmettere il virus al feto o neonato?
Dai dati presenti in letteratura, limitati, non sono stati riportati casi di trasmissione dell’infezione da altri Coronavirus da madre a figlio. I dati recenti riguardo bambini nati da madri con COVID-19 indicano che nessuno di essi è risultato positivo. Inoltre, il virus non è stato rilevato nel liquido amniotico.
Norme igieniche da seguire
- Lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol per eliminare il virus dalle mani.
- Mantenere una certa distanza – almeno un metro – dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata.
- Evitare di toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se si hanno febbre, tosse o difficoltà respiratorie e se si è viaggiato di recente in Cina o se si è stati in stretto contatto con una persona ritornata dalla Cina e affetta da malattia respiratoria.
- Se si hanno febbre, tosse o difficoltà respiratorie e si è stati di recente in Cina o se si è stati in stretto contatto con una persona ritornata dalla Cina e affetta da malattia respiratoria, bisogna segnalarlo al numero gratuito 1500, istituito dal ministero della Salute.
- Altre regole: starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina, gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani.
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