Sono molto comuni durante la gestazione e possono dare seri fastidi

Non sempre la gravidanza è rose e fiori come si potrebbe invece immaginare o come si sente raccontare da amiche e cugine. Tra la nausea del primo trimestre, le gambe gonfie, l’insonnia, ci si mettono pure le emorroidi.

A volte provocano dolori intensi.

Le emorroidi derivano da un problema venoso. Si tratta infatti di piccole dilatazioni delle vene dell’ano che possono comparire (o peggiorare) durante la gravidanza. A volte, la causa invece può essere lo sforzo delle spinte del parto. Altre volte ancora la stitichezza, abbastanza comune nei 9 mesi.

Ecco quindi che la prima cosa da fare per alleviare un po’ i sintomi delle emorroidi è cercare di combattere la stipsi a tavola, ad esempio aumentando l’apporto quotidiano di fibre: frutta e verdura, legumi, cereali integrali e così via. Anche gli integratori possono fare la differenza.

Ma anche gli sbalzi ormonali possono favorire la comparsa delle emorroidi, così come la sedentarietà.

Che fare, dunque? Oltre all’alimentazione, che deve essere ricca di fibre e acqua, non vanno poi trascurati l’igiene e il movimento che facilita la motilità intestinale e rende quindi meno “traumatica” l’evacuazione.

Dalla natura però arriva un ottimo ed efficace “pronto soccorso” contro le emorroidi e tutti i sintomi correlati, come bruciori, dolore, prurito e, talvolta, sanguinamenti. Si tratta dell’ippocastano. Diversi studi scientifici dimostrano che l’estratto di questo albero (componente del venocin®, principio attivo di punta di alcuni integratori di nuovissima generazione) dà benefici importanti a persone con diversi problemi circolatori: vene varicose, emorroidi, insufficienza venosa cronica, flebiti sono alcuni di questi.

L’ippocastano cresce spontaneamente in Asia e nella Grecia del nord, ma viene coltivato in Europa e nella parte settentrionale degli Stati Uniti. L’estratto rinforza i vasi e inibisce l’accumulo e l’attivazione dei leucociti, responsabili dell’insufficienza venosa cronica e del processo infiammatorio. In particolare, è l’escina (a sua volta estratta dall’ippocastano) ad avere proprietà antinfiammatorie e antiedema, migliorando dunque la sintomatologia delle emorroidi.

Non è tutto. È dimostrato scientificamente che il principio attivo venocin®, associato agli Omega-3, 6 e 9 e alla bromelina, migliora il microcircolo degli arti inferiori (e può quindi essere d’aiuto per le gambe gonfie) e del distretto emorroidario.

Venocin®, componente brevettato di origine indiana, contiene ippocastano, di cui 20 per cento di escina per uso orale. Esiste anche una versione al 90 per cento per uso topico. Gli studi rivelano che 40 mg di escina sono efficaci contro l’insufficienza venosa cronica allo stesso modo della compressione meccanica o dei preparati a base di rutina e bioflavoinoidi. Rispetto a queste alternative non ci sono controindicazioni in gravidanza.