Si verifica quando il vomito va oltre il primo trimestre.

Il pericolo più grande è quello di disidratarsi. Ecco quindi come intervenire

Nausea e vomito in gravidanza sono molto comuni, in particolare nei primi tre mesi: ne soffre oltre la metà delle delle mamme in dolce attesa. Molte iniziano a star male addirittura prima di avere la certezza di essere incinte e spesso sono proprio questi sintomi che spingono a fare un test. A volte però il vomito non scompare dopo il primo trimestre. Quando permane a lungo e gli episodi sono tanti, si parla di iperemesi gravidica e non va mai presa sottogamba. Vediamo di che si tratta.

Cos’è l’iperemesi gravidica

Si definisce iperemesi gravidica un disturbo della gravidanza che si presenta con molti episodi di vomito nell’arco di una giornata. Non sono quindi le classiche nausee mattutine che danno il “buongiorno” a tante mamme, ma è un fastidio molto più intenso e duraturo. Che può diventare pesantissimo da gestire.

Nausea e vomito durante la gestazione sono provocati dall’ormone beta-HCG, la gonadotropina corionica umana, chiamato anche ormone della gravidanza perché viene prodotto dall’organismo esclusivamente in questo periodo della vita di una donna. Le beta-HCG raggiungono il loro picco tra l’ottava e la decima settimana, che sono quelle in cui è più probabile soffrire di nausea e vomito.

In genere, i disturbi passano entro la fine del primo trimestre, ma non sempre. Circa lo 0,5-2% delle donne continua a vomitare oltre questo tempo e in questo caso si parla dunque di iperemesi gravidica.

Cause dell’iperemesi gravidica

L’iperproduzione di ormone beta-HCG sembra essere la causa scatenante dei casi di iperemesi gravidica. Eppure pare non essere l’unica. Ad esempio, chi ne ha sofferto in una prima gravidanza ha un rischio maggiore che si ripresenti anche dopo. Anche chi aspetta gemelli sembra avere più possibilità di andare incontro al disturbo. Inoltre, diabete, depressione, disturbi tiroidei e patologie gastrointestinali sono considerati fattori di rischio.

Iperemesi gravidica, quanto dura

Dare una risposta a questa domanda è difficile. Ci sono casi in cui il vomito persistente passa nel giro di qualche settimana e ce ne sono invece altri in cui si protrae fino alla fine della gravidanza.

La qualità della vita di chi è colpito da iperemesi gravidica è veramente pessima: tutte le normali attività quotidiane – dal lavoro ad una semplice passeggiata – possono essere condizionate dal fastidioso malessere. Non solo: il vomito persistente e ripetuto rende difficile alimentarsi in maniera normale. Mangiare e bere diventano una “tortura”.

La conseguenza che può presentarsi è una rilevante perdita di peso, che va tenuta sotto controllo medico per non creare rischi al piccolo nel pancione.

Rimedi naturali contro l’iperemesi gravidica

Essere a stomaco vuoto peggiora sensibilmente il senso di nausea che si accompagna ad un problema di iperemesi gravidica. Anche se è complicato, bisogna tentare di mangiare a intervalli più o meno regolari.

Da prediligere sono i cibi freschi (come la frutta e la verdura, soprattutto crude) e quelli secchi: pane, cracker, fette biscottate, pasta sono degli esempi. Niente alimenti grassi o acidi (formaggi, snack, cioccolato, agrumi, pomodori) perché sollecitano il vomito.

Ogni mamma poi sperimenta rimedi fai da te contro il vomito: zenzero (in caramelle o tisane da bere a piccoli sorsi), menta, bevande gassate e zuccherate (non bisogna abusarne), gelatine di frutta possono essere delle idee.

La terapia per l’iperemesi gravidica

La disidratazione è il pericolo più grande cui si va incontro se si soffre di iperemesi gravidica: il vomito infatti non permette di bere molto e si rischia quindi di disidratarsi, cosa che non fa bene né alla mamma né al bambino.

Quando risulta impossibile idratarsi in maniera corretta, spesso è necessario andare in ospedale dove, attraverso le flebo, i medici provvederanno a reintegrare i liquidi persi vomitando. In genere vengono infusi acqua, zuccheri, sali minerali e vitamine.

Spesso, vengono anche associati dei farmaci antiemetici (che hanno lo scopo di bloccare il vomito), sempre per via endovenosa. Piano piano poi sarà ripresa l’alimentazione normale, ma sarà un processo molto graduale: si comincia con qualche boccone per poi via via aumentare le quantità.

Altri trattamenti per l’iperemesi gravidica

Nelle forme meno importanti, i trattamenti più comuni contro il vomito e di cui sia stata studiata l’efficacia e la mancanza di effetti nocivi sul feto, sono gli antistaminici (che però possono provocare sonnolenza), l’agopuntura e l’acupressione nel punto P6 della medicina tradizionale cinese (il punto si trova a circa tre dita dal polso, internamente, e vi si applicano i comuni braccialetti per il mal d’auto, reperibili in tutte le farmacie).

Anche alcuni integratori di vitamine possono essere molto efficaci.