Non tutti sono consigliati col pancione, come laser e luce pulsata

Sì invece alle tecniche dolci, ad esempio la ceretta orientale

Anche in gravidanza non bisogna rinunciare a sentire belle e in ordine. Un parrucchiere ogni tanto, una pulizia del viso e, immancabilmente, anche gambe lisce e setose, soprattutto in vista della prova costume. La buona notizia è che quando si aspetta un bambino la crescita dei peli rallenta. La depilazione in gravidanza quindi è più duratura ed efficace. Ma non tutti i metodi sono consigliati e alcuni vanno proprio rimandati a dopo il parto. Vediamo in dettaglio. 

Depilazione in gravidanza: cosa fare prima e dopo 

Innanzitutto, prima di depilarsi, è preferibile ammorbidire la pelle facendo una doccia o un bagno caldo: questo passaggio rende più facile l’eliminazione dei peli. 

Dopo il trattamento, invece, bisogna evitare possibili sfoghi o arrossamenti. Il consiglio quindi è di applicare una crema lenitiva e/o idratante. Meglio non utilizzare prodotti profumati, creme solari e non fare bagni in mare o piscina. Una buona abitudine che aiuta a rallentare la crescita dei peli è quella di frizionare la pelle con un guanto di crine subito dopo la doccia.

Depilazione in gravidanza: rasoio e lametta

Sono i metodi meno aggressivi per la depilazione in gravidanza perché non ci sono controindicazioni. Oltre a essere pratici, sono veloci ed indolori. La lama taglia i peli alla radice in modo superficiale senza strappi o sostanze fastidiose per la placenta. 

Per rendere la depilazione il più delicata possibile, è consigliabile inumidire la pelle e insaponarla e poi passare la lama. Ancora meglio è la classica schiuma da barba: ne esistono di specifiche per donne, ma vanno bene anche quelle da uomo, meglio se per pelli sensibili. Attenzione però ai tagli (nel caso disinfettarli subito). 

Altra opzione è il rasoio elettrico. Anche l’epilatore elettrico può essere utilizzato in gravidanza con qualche riserva: è vero che riesce a tirar via anche i peli più corti ma potrebbe spezzarli e farli incarnire e, in ogni caso, non è indolore. Bisogna infatti considerare che col pancione la pelle è più delicata e si potrebbe sentire più dolore. 

Depilazione in gravidanza: la crema 

La crema depilatoria è una tecnica delicata che elimina i peli agendo sulla cheratina, la sostanza che compone il fusto del pelo. In pratica, li trasforma in un composto molle, rendendo facile l’asportazione con una piccola spatola. 

Sebbene non ci siano particolari controindicazioni, è preferibile scegliere creme a base di sostanze lenitive e verificare se la pelle ha reazioni allergiche o intolleranti al prodotto. Bisogna stendere un leggero strato su una piccola porzione di pelle. Questo perché la crema è comunque composta da agenti chimici che potrebbero non essere ben tollerati dalla futura mamma. 

In particolare, nella formula della crema è sempre presente l’acido tioglicolico, una sostanza chimica che distrugge la matrice del pelo situata all’interno del follicolo pilifero.

Depilazione in gravidanza: la ceretta

La ceretta a caldo è uno dei metodi sconsigliati. Lo strappo potrebbe causare danni alle vene, ad esempio la rottura di piccoli capillari. Inoltre, il calore provoca vasodilatazione. Va quindi preferita quella a freddo, scegliendo le strisce già pronte oppure affidandosi all’estetista. In ogni caso ricordiamo che, per favorire l’elasticità della pelle e renderla più resistente, esistono ottimi integratori di collagene

Nel caso dei baffetti, la ceretta potrebbe persino provocare una iper produzione di melanina, il pigmento della pelle. Specie in gravidanza, in seguito alla stimolazione ormonale, vi è una maggiore sensibilizzazione della zona sopra il labbro. L’esposizione al sole dopo lo strappo favorisce lo sviluppo di antiestetiche macchie. Se proprio non se ne può fare a meno, meglio togliere i baffetti di sera sia in estate che in inverno e far passare un lasso di tempo sufficiente prima dell’esposizione ai raggi UV. 

Depilazione in gravidanza: la ceretta “dolce”

Ideata in Oriente, ecco l’alternativa soft alla ceretta a caldo. È una pasta composta da zucchero e frutta che viene utilizzata a freddo. Viene stesa sulla zona da trattare con un massaggio e ha il potere di estirpare i peli senza creare disagi a vene e capillari. La durata di questa “ceretta atraumatica” varia da 4 a 6 settimane. Alla fine del trattamento, la pelle viene pulita con un sapone neutro.

Depilazione in gravidanza: i decoloranti 

Se non si vuole eliminare alla radice il problema dei peli superflui, un’idea potrebbe essere quella di decolorarli, in modo da renderli meno visibili. Questi prodotti però non sono consigliati in gravidanza. Contengono infatti sostanze che, assorbite dalla pelle, possono arrivare alla placenta e, di conseguenza, al feto. Tra queste l’acqua ossigenata e l’ammoniaca. In particolare nel primo trimestre potrebbero nuocere al bambino. Inoltre, spesso hanno un odore molto pungente che può peggiorare la nausea. 

Depilazione in gravidanza: laser e luce pulsata 

Entrambi non vanno usati in gravidanza, ma vanno rimandati a dopo aver partorito. I due metodi usano un’energia luminosa a determinate lunghezze d’onda che esercita un’azione distruttrice sulla matrice cellulare del pelo. Bisogna valutare che, in base all’estensione della zona da trattare, al tipo di pelle e al colore del pelo, per raggiungere l’obiettivo possono essere necessarie parecchie sedute, spesso costose. 

Assolutamente da evitare i trattamenti fai da te. È necessario affidarsi a centri qualificati e personale competente. Se usati erroneamente, i macchinari potrebbero provocare dei danni anche permanenti quali infiammazioni cutanee, macchie e ustioni.

Depilazione in gravidanza: quali peli eliminare

Molto spesso ci si chiede se sia possibile eliminare i peli in qualsiasi parte del corpo. Tecnicamente si può. Basta solo prestare attenzione al tipo di metodo usato. Se ad esempio compare qualche peletto sul seno (cosa che può capitare, in particolare attorno al capezzolo), l’ideale è toglierlo con una pinzetta, mai la ceretta.

Molte mamme si pongono poi il problema di avere un inguine “in ordine” prima di partorire. La scelta di una depilazione totale è assolutamente a discrezione della donna. Per depilare le zone più nascoste dal pancione, si consiglia di usare uno specchietto oppure di farsi aiutare da qualcuno. La scelta dell’estetista è comunque sempre la più comoda.