Dall’amniocentesi allo zucchero viaggio nei 9 mesi più emozionanti

Ecco una piccola guida per conoscere i segreti del pancione

Amniocentesi

L’amniocentesi è, insieme alla villocentesi, l’esame diagnostico più accurato che esista in gravidanza. Gli altri test sono tutti screening, quindi probabilistici. Danno quindi dei risultati che, seppur molto accurati, non arrivano alla certezza assoluta. L’amniocentesi permette di scoprire gran parte delle patologie genetiche e delle malformazioni fetali, oltre che il sesso del nascituro. Si tratta di una metodica invasiva (il liquido amniotico viene prelevato con un ago dall’addome), ma se fatta da mani esperte il rischio di aborto è veramente bassissimo. È raccomandata soprattutto dopo i 35 anni d’età. Per queste donne è gratuita. 

Bruciore gastrico

Il termine scientifico è pirosi ed è causata dalla risalita degli acidi dallo stomaco verso l’esofago. In gravidanza è un disturbo molto comune in qualsiasi trimestre ci si trovi e responsabili sono anche gli ormoni. Il progesterone rilassa la muscolatura e, di conseguenza, i succhi gastrici risalgono verso la gola. Un modo per contrastare il bruciore è cercare di non essere mai a stomaco vuoto. È quindi consigliabile fare qualche spuntino di tanto in tanto, preferendo cibi secchi (pane, crackers, grissini) che assorbono gli acidi dello stomaco. No invece ai fritti, alle spezie, agli agrumi, al caffè e al tè. 

Contrazioni 

Quando si è incinta per la prima volta la domanda è una sola: sarò capace di riconoscere le contrazioni? La risposta è sì! Ne esistono due tipi: quelle preparatorie e quelle “da parto”. Le prime (dette di Braxton-Hicks) iniziano a farsi sentire dal settimo mese. Sono indurimenti della pancia, ma né dolorosi né regolari. Le contrazioni da parto somigliano a dolori mestruali, diventano via via regolari e aumentano di durata e intensità. In questo caso è opportuno andare in ospedale. 

Diabete gestazionale 

Come suggerisce il nome, è un tipo di diabete che compare durante la gravidanza. Tra i fattori di rischio ci sono il sovrappeso e l’obesità, la sindrome metabolica, diabete gestazionale in precedenti gravidanze, bambino molto grande. La curva da carico di glucosio è l’esame che serve a diagnosticarlo. A volte per tenerlo sotto controllo basta solo la dieta (vanno eliminati gli zuccheri), mentre in altri casi è necessario intervenire con i farmaci. Se nn trattato il diabete gestazionale può avere ripercussioni sul feto, come ad esempio macrosomia e distocia della spalla. Per saperne di più si può cliccare QUI.

Epidurale 

È la principale tecnica di partoanalgesia che ha indubbiamente migliorato la qualità del parto di tante donne. Attraverso un cateterino inserito nella schiena, vengono iniettati farmaci anestetici che rendono più sopportabili i dolori del travaglio. A differenza di quello che sostiene qualcuno, le contrazioni non scompaiono: sono sempre percepibili nettamente, ma sono meno dolorose. Qualche settimana prima della data presunta del parto, la futura mamma fa una visita anestesiologica, necessaria per sottoporsi all’epidurale. 

Ferro 

La carenza di ferro è un’evenienza abbastanza diffusa durante la gravidanza. Il bambino che cresce nel pancione assorbe anche le riserve della mamma. I sintomi più comuni sono stanchezza, affaticamento, scarsa lucidità mentale, umore instabile. Il ferro si trova in molti alimenti: fegato, carne, pesce, tuorlo d’uovo, legumi, frutta secca, cereali integrali, verdura a foglia verde scuro. Non tutto il prezioso minerale però viene assorbito dall’organismo e molto spesso è necessario intervenire con gli integratori di ferro. Quelli più moderni risolvono un problema molto comune a questi prodotti, che è quello dei disturbi gastrointestinali.  

Gestosi 

La gestosi (o preeclampsia) un’altra complicanza della gravidanza che va tenuta sotto stretto controllo per evitare problemi. In genere, si manifesta nella seconda parte della gestazione, raramente prima della 20esima settimana. Tra i sintomi ci sono pressione alta, presenza di proteine nelle urine, edema (gonfiore) soprattutto di mani, piedi e viso, mal di testa, dolore addominale, repentino aumento di peso. Le conseguenze della gestosi possono essere importanti, sia per la mamma che per il bambino: distacco di placenta, danni epatici, eclampsia, scarsa crescita fetale, parto prematuro. La donna che ne soffre viene monitorata con attenzione. La prevenzione si può fare, ad esempio, tenendo sotto controllo la pressione arteriosa. Gli integratori con coenzima Q10 sono un alleato per contrastare l’ipertensione. 

Insonnia 

I motivi per cui si fa fatica a dormire quando si è incinte sono moltissimi. Si va dalle ansie che questa nuova condizione genera, ai disturbi tipici della gravidanza. O ancora, dalla posizione scomoda agli ormoni in subbuglio. Quale che sia la ragione alla base, l’insonnia non è poi così rara. Qualche consiglio per migliorare la situazione. Cercare di avere uno stile di vita sano che comprenda anche un po’ di movimento. Non assumere sostanze eccitanti prima di coricarsi (caffè, tè, ma anche cioccolato). Non dormire troppo di giorno e, soprattutto, mai nel tardo pomeriggio per non compromettere il sonno. Un integratore di magnesio può favorire il rilassamento e quindi il sonno. 

Liquido amniotico 

Il liquido amniotico svolge delle funzioni basilari. Oltre a proteggere il bambino nel grembo materno, gli consente di allenare polmoni e apparato urinario. Durante le visite, il ginecologo controlla sempre la quantità di liquido amniotico. Talvolta può essere anomala. Si parla di polidramnios quando è eccessiva, di oligoidramnios quando invece è scarsa. Il polidramnios può provocare parto prematuro. La quantità di liquido amniotico tende a diminuire in prossimità del parto. È in quel momento infatti che i controlli diventano più serrati per evitare che il bambino possa rimanere con poco liquido. 

Morfologica 

È probabilmente la più importante tra le ecografie della gravidanza perché serve a studiare gli organi e gli apparati interni e a porre un’eventuale diagnosi di difetti strutturali. Viene fatta nel corso del quinto mese, tra la 19esima e la 22esima settimana (oltre questo tempo la legge non permette l’interruzione di gravidanza a causa di malformazioni). In quest’epoca gestazionale le proporzioni del feto, i suoi movimenti e la quantità di liquido amniotico sono ottimali per poter visualizzare molte parti fetali e analizzarle con cura. In genere poi, se il bimbo “collabora” e non si nasconde chiudendo le gambe, con la morfologica si riesce a sapere quasi sempre il sesso del nascituro.

Nausea 

Spesso è il primo sintomo di gravidanza, ancor prima del test positivo. La “colpa” è dell’ormone beta-Hcg, che comincia ad essere prodotto 7-10 giorni dopo il concepimento. Questo ormone ha un picco tra l’ottava e la decima settimana di gravidanza, per poi scendere. Ecco perché il primo trimestre è quello più pesante da questo punto di vista, anche perché alla nausea si accompagna di frequente anche il vomito. Alcuni rimedi: mangiare poco e spesso, fare una leggera attività fisica, assumere piccole quantità di zenzero, usare i braccialetti per il mal d’auto, tenere qualcosa di secco sul comodino da sgranocchiare prima di alzarsi dal letto. Esistono anche farmaci compatibili con la gravidanza, ma deve prescriverli solo il ginecologo. 

Ostetrica 

È la migliore amica della donna in qualsiasi epoca della sua vita, dall’adolescenza fino alla menopausa. In gravidanza, il suo lavoro si integra perfettamente con quello del ginecologo, ma da alcune ricerche emerge che le future mamme si affidano totalmente all’ostetrica. Nel parto fisiologico, in cui non ci sono complicanze particolari, è l’ostetrica a far partorire la donna in piena autonomia. Il suo ruolo è importantissimo anche dopo il parto, ad esempio per avviare e sostenere l’allattamento al seno, ma anche per intercettare eventuali segnali di depressione post partum. 

Perdite 

Le perdite in gravidanza sono un fenomeno abbastanza normale che può presentarsi in qualunque trimestre. Possono essere di colore diverso, accompagnate da altri fastidi oppure del tutto asintomatiche. Alcune di queste non devono assolutamente preoccupare e sono considerate fisiologiche. Altre invece (quelle di sangue vivo) devono far scattare un campanello d’allarme e meritano di essere segnalate al proprio ginecologo. Le più comuni e innocue sono le perdite trasparenti. È la leucorrea gravidica. Vanno segnalate al ginecologo perdite di altro colore (dal giallo al verde), maleodoranti o accompagnate da bruciore o prurito. Anche quelle marroni vanno riferite al medico: non sempre c’è da allarmarsi, ma in alcuni casi potrebbero essere sintomo di una minaccia di aborto. 

Quatrefolic 

L’acido folico è una vitamina del gruppo B che serve all’organismo per produrre nuove cellule. Gioca un ruolo fondamentale nei processi di proliferazione e differenziazione, come i tessuti embrionali. La vitamina B9 serve per la prevenzione di alcune patologie, in particolare i cosiddetti difetti del tubo neurale. Quatrefolic è l’acido folico di quarta generazione. Si distingue da quello tradizionale perché è la sua forma attiva. Questo significa che, essendo altamente idrosolubile, è anche biodisponibile e già attivo dopo l’assorbimento in quanto non deve essere metabolizzato. L’assunzione della forma attiva di Quatrefolic permette il completo utilizzo del quantitativo assunto, senza pericolo di accumuli di metaboliti, che si formano durante il processo fisiologico di metabolizzazione dell’acido folico. Questo significa che si tratta di un prodotto più sicuro ed efficace.

Ritenzione idrica 

Nella maggior parte dei casi la ritenzione idrica si presenta con gambe, caviglie e piedi gonfi, e cellulite. Gli arti inferiori sono in genere i più colpiti, cosce in primis, ma anche glutei e addome non ne sono esenti. Le cause della ritenzione idrica, che altro non è che un accumulo di liquidi tra le cellule, sono varie. Innanzitutto il ritorno del sangue dalle gambe al cuore reso difficile dal peso della pancia. Inoltre, a causa degli ormoni, il sangue diventa più denso. La sedentarietà e il sovrappeso poi non aiutano per niente: un po’ di movimento, anche solo una passeggiata, non va mai trascurato. Anche l’alimentazione è importante. Il sale, ad esempio, è nemico giurato della ritenzione idrica. Ne va usato poco e bisogna bere moltissimo. Un altro accorgimento da seguire è prendere specifici integratori contro la ritenzione idrica. 

Smagliature 

Il nome scientifico di questo inestetismo cutaneo è “striae atrophicae” oppure “striae distense”. Le smagliature si presentano come bande lineari singole o multiple, ben delimitate, parallele. Tra di loro spiccano anche tratti di pelle sana, di colore “normale”. Di fatto, le smagliature – che sono bianche o rosse – sono cicatrici provocate dalla rottura delle fibre di collagene a livello del derma. Quest’ultimo è lo strato più profondo della pelle. Le zone più colpite sono addome, seno e fianchi. Le cause vanno ricercate in due tipi fattori: ormonali e meccanici. Il cortisolo (ormone dello stress) indebolisce le fibre elastiche della pelle, il collagene, e i mucopolisaccaridi che formano l’impalcatura che sostiene il derma. Inoltre, le rapide variazioni del volume e dell’elasticità della pelle costituiscono i fattori meccanici alla base delle smagliature durante la gravidanza. Un buon integratore di collagene è un ottimo alleato per prevenirle: una volta che spuntano è difficile mandarle via. 

Toxoplasmosi 

È forse la paura più grande di ogni donna incinta. A meno che non l’abbia già presa nel corso della sua vita e ne sia quindi immune. La toxoplasmosi è un’infezione causata da un microrganismo che può trasmettersi dagli animali all’uomo. In gravidanza la toxoplasmosi può essere molto pericolosa per il feto, in particolare nel primo trimestre. Le regole da seguire però per scongiurare il pericolo di ammalarsi sono poche e semplici. Innanzitutto si deve evitare la carne cruda, salumi compresi. No dunque a salame, bresaola, prosciutto crudo, speck. Se consumate crude, frutta e verdura devono essere lavate con estrema attenzione. La cottura dei cibi oltre 75 gradi distrugge il parassita completamente. Non è vero invece che, quando si scopre di essere incinta, si deve allontanare da casa il proprio gatto o che non si possano accarezzare i mici. I felini, se infetti, possono trasmettere la patologia attraverso le feci che poi però dovrebbero entrare in contatto con la mucosa orale. È buona norma comunque delegare qualcuno per la pulizia della lettiera. 

Unghie 

Sembra incredibile, ma persino le unghie risentono degli sconvolgimenti della gravidanza e i casi sono due: o crescono più rapidamente (allo stesso modo dei capelli) oppure diventano più fragili, tendendo a spezzarsi o a coprirsi di solchi trasversali. Meglio lasciar stare lo smalto – normale, semipermanente o gel – per farle respirare meglio. Ed è consigliabile tenerle corte, cosa che riduce la possibilità che si spezzino. Quando si maneggiano detersivi è sempre utile indossare un paio di guanti di gomma. Per rinforzare le unghie può essere efficace un integratore di biotina, una vitamina presente in molti integratori e cosmetici destinati al mantenimento dell’integrità degli annessi cutanei, proprio come le unghie. La biotina si trova in molti alimenti di origine animale (come vitello, maiale, agnello, pollo, formaggi, uova, pesce) e vegetale (ad esempio cavolfiori, funghi, carote, spinaci e fagioli). Per le sue proprietà benefiche, la biotina è al centro di diversi studi scientifici. Finora ha dimostrato di essere in grado di bloccare la caduta dei capelli nei pazienti con un deficit di questa sostanza. Inoltre, è stato accertato che è capace di aumentare lo spessore e l’integrità delle unghie. Nel corso di altre ricerche ha rivelato di migliorare il profilo glicemico e la condizione di insulino-resistenza nei pazienti affetti da diabete di tipo 2.

Vbac

Il termine Vbac è l’acronimo di Vaginal birth after cesarean, ovvero il parto naturale dopo un cesareo. È una possibilità che esiste perché non è detto che se si viene sottoposte ad un parto cesareo quello successivo sarà uguale. Tutte le linee guida nazionali ed internazionali concordano sul fatto che il Vbac dovrebbe sempre essere considerato un’alternativa al cesareo ripetuto nelle pazienti che l’hanno già avuto perché i rischi sono più bassi. Se i medici lo ritengono opportuno, il Vbac si può fare già dopo 12 mesi dal precedente parto cesareo. Rispetto ad un cesareo, il Vbac comporta un rischio inferiore di mortalità e morbilità materna e fetale. Tra gli altri aspetti positivi ci sono la degenza più breve in ospedale, una ripresa più veloce, maggiori possibilità di avere un parto senza complicazioni in caso di futura gravidanza, sensazione di orgoglio e miglioramento della propria autostima. In alcuni casi invece è sconsigliato: tipiche indicazioni al cesareo (ad esempio, placenta previa, presentazione podalica, sofferenza fetale), 3 precedenti tagli cesarei, precedente rottura d’utero, precedenti interventi sull’utero con cicatrici longitudinali e a T.

Zucchero 

Un’alimentazione sana e corretta è fondamentale in gravidanza. Lo scopo è fornire al feto tutti i migliori nutrienti, ma anche evitare di prendere troppo peso. Gli zuccheri quindi vanno sempre assunti senza esagerare. In alcuni casi però vanno completamente banditi, ad esempio se si soffre di diabete gestazionale. Per il resto valgono le regole del buonsenso.