Mangiare sano è la prima regola per trascorrere 9 mesi serenamente

Non tutti gli alimenti sono indicati, altri vanno mangiati con moderazione

La corretta alimentazione in gravidanza è la prima regola che i ginecologi “impongono” ad ogni futura mamma. A meno che non ci siano particolari problemi di salute, la dieta deve essere varia e, soprattutto, bilanciata. Tutti i nutrienti devono trovare il loro posto nell’arco della giornata e all’interno dei vari pasti consumati. 

Non tutti i cibi però sono consigliati quando si aspetta un bimbo. Alcuni sono molto raccomandati, altri invece completamente banditi, mentre per altri ancora si deve fare un po’ di attenzione. Ecco quindi una lista degli alimenti sì e di quelli no per garantirsi la migliore alimentazione in gravidanza. Inutile sottolineare che, per essere proprio sicure al 100%, ci si deve comunque affidare al proprio ginecologo di fiducia. E in ogni caso l’elenco è assolutamente parziale. 

A- Aragosta. I crostacei (aragoste, astici, gamberi, gamberoni) non sembrano presentare particolari problemi durante la gestazione a due condizioni: che la mamma non sia soggetta ad allergie (perché sono alimenti piuttosto allergizzanti) e che vengano consumati cotti. Sono una buona fonte di proteine e, se cucinati in modo semplice, facilmente digeribili.

B- Birra. Gli alcolici in gravidanza sono assolutamente out. E il motivo è semplicissimo: fanno male al bambino. Ad esempio, possono provocare basso peso alla nascita e parto prematuro. Meglio quindi evitarli del tutto. E vale anche per l’allattamento. Ad esempio, chi dice che la birra fa produrre più latte dice solo una sciocchezza.

C- Caffè. Sì con moderazione. Se non dà fastidio (c’è chi non tollera neppure l’odore in gravidanza), un paio di tazzine al giorno non sono nocive. Se si eccede potrebbero subentrare nervosismo o tachicardia. In caso di problemi di insonnia meglio non bere caffè o bevande con caffeina o teina dal pomeriggio in poi.

D- Dolci. Anche qui sì con moderazione. Torte e biscotti si trasformano immediatamente in chili di troppo difficili da buttar giù. Bisogna limitarsi quanto più possibile, cercando di evitare dolci troppo complicati, soprattutto con creme, e prediligendo quelli fatti in casa. Assolutamente banditi in caso di diabete gestazionale o glicemia alta.

E- Erbe aromatiche. Basilico, prezzemolo, maggiorana, timo, rosmarino: che fare col pancione? Se si tratta di quelle essiccate che si acquistano al supermercato oppure se vengono cotte (ad esempio, il basilico nella salsa di pomodoro) non c’è alcun problema. Se si consumano crude valgono le corrette norme di igiene per evitare la toxoplasmosi (lavaggio accurato, eventualmente con bicarbonato o amuchina, sotto l’acqua corrente a lungo e asciugatura attenta).

F- Fragole. Anche in questo caso la questione è duplice: le fragole sono molto allergizzanti (anche se non si è mai avuto una reazione prima, in gravidanza potrebbe succedere) e stanno a contatto con la terra, quindi il rischio di toxoplasmosi sembra più alto. Vanno lavate con estrema cura.

G- Gelato. Stessa regola dei dolci: via libera una tantum. È preferibile quello artigianale perché in gelateria sono esposti tutti gli ingredienti. Meglio i gusti alla frutta, più digeribili e senza uova, così da limitare il pericolo salmonella.

H- Hamburger. Certo, l’odorino che esce dai fast food può essere molto, ma molto invitante. Lasciarsi tentare o scappar via? Il consiglio è quello di mangiarli a casa: acquistato dal proprio macellaio di fiducia, cotto per bene e messo nel panino. L’hamburger del fast food può non essere ben cotto e non si sa com’è stata lavata l’insalata. Inoltre, è ricco di grassi che bene non fanno e che non rientrano nella buona alimentazione in gravidanza.

I- Insalata. Qui dipenderà molto dal ginecologo: c’è chi la proibisce, anche se la maggior parte dei medici è meno rigida. È raccomandato lavarla molto bene, almeno per 10 minuti, e sciacquarla abbondantemente sotto l’acqua corrente. La regola vale anche per le insalate già imbustate. Si sconsiglia di mangiare lattuga al bar, al ristorante e in ogni posto in cui non si è certe di com’è stata lavata. Come tutti i vegetali è un aiuto contro la stitichezza in gravidanza, disturbo piuttosto comune.

L- Latte. Sì solo a quello pastorizzato, scremato o parzialmente scremato (sono più leggeri di quello intero). No invece al latte crudo, ad esempio quello appena munto.

M- Maionese. Il problema della maionese e di altre salse sono le uova crude, che possono veicolare la salmonella, che muore alla temperatura di 63° (basta anche un solo minuto). Di conseguenza, per stare tranquille, bisogna evitare la maionese fatta in casa e acquistare prodotti in cui sia specificato che le uova sono pastorizzate (in genere, nella grande distribuzione lo sono sempre). È la stessa cosa quindi per salse a base di maionese, ad esempio quella tonnata.

N- Noci. Insieme a nocciole, mandorle, pistacchi e al resto della frutta secca sono grandi amiche della donna in gravidanza perché fanno benissimo. Contengono omega-3, acidi grassi alleati della salute, e inoltre sono un ottimo spuntino: ne basta una manciata per spezzare un attacco di fame improvviso, tipico della gestazione. Inoltre, i pistacchi in gravidanza hanno dimostrato di essere efficaci contro il diabete gestazionale, patologia temibile che può essere tenuta sotto controllo anche con integratori di inositolo.

O- Olio. L’extravergine d’oliva è il condimento per eccellenza per una sana alimentazione in gravidanza e va preferito a quello di semi o ad altri grassi: il burro e la margarina, ad esempio, vanno limitati sempre, quindi anche col pancione. L’olio extravergine d’oliva è dunque un ottimo condimento, possibilmente a crudo: dà un buon sapore e fa anche bene.

P- Pesce. Sì purché sia cotto. Per il sushi si deve chiedere al proprio ginecologo cosa fare perché non tutti sono d’accordo. Anche se cotti, va limitato il consumo di pesci grossi (come il pesce spada e il tonno) perché contengono molto mercurio, mentre per gli altri tipi non c’è alcuna limitazione. In particolare, il pesce azzurro è estremamente salutare.

R- Robiola e formaggi freschi. Anche in questo caso il problema è il latte, che deve essere pastorizzato. Deve essere scritto in modo chiaro sulla confezione. No ai formaggi molli tipo gorgonzola, brie e camembert (rischio elevato di listeria). Sì invece a quelli stagionati (grana e parmigiano), mozzarella, ricotta e fiocchi di latte. Tutti rigorosamente pastorizzati.

S- Salumi. Ecco una nota dolente per le mamme in attesa: quali mangiare? Quelli cotti sono sicuri: prosciutto cotto e mortadella. Vietati gli altri: prosciutto crudo, salame, salsiccia, speck, pancetta, bresaola. Non essendo portati a temperature elevate possono essere pericolosi per la toxoplasmosi.

T- Tonno in scatola. Non è tra i cibi proibiti, ma va consumato con moderazione, sia perché rientra tra i pesci ad alto contenuto di mercurio e sia perché ha molto sale.

U- Uova. Vietate se sono crude perché, come abbiamo detto, possono trasmettere la salmonella. Quindi, niente carbonara o uova alla coque, via libera a frittate, omelette, uova sode, fritte o strapazzate. Oltre alla maionese di cui abbiamo già parlato, occhio a mascarpone o zabaione fatti in casa: si possono mangiare solo se preparati con uova pastorizzate.

V- Vongole. I frutti di mare hanno molte proprietà nutritive e possono fare bene anche in gravidanza. Mai assumerli crudi però. Quindi, gli spaghetti con le vongole o con le cozze si possono mangiare, a patto che siano ben cotte. Nessun rischio con quelle surgelate: le basse temperature uccidono i microbi.

Z- Zucchero. Per rispettare la corretta alimentazione in gravidanza (e, a dire il vero, anche se non si è incinta), va limitato sempre e comunque? In caso di problemi di glicemia o diabete deve essere “bandito”. Lo zucchero bianco è particolarmente raffinato, quindi meno salutare.